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GLI AUGURI DEL PRESIDENTE DELLA CONFEDERCONTRIBUENTI, CARMELO FINOCCHIARO

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In questi momenti tristi e dolorosi, il mio pensiero va a coloro che vivono il dramma sociale e familiare per la mancanza di lavoro.

Occorre che la classe politica riveda il welfare e ristabilisca il principio della solidarietà, per una condivisione fraterna delle risorse, che tuteli i meno abietti e gli emarginati.

In questi anni di crisi dell’economia che si è tradotta in crisi di lavoro e di occupazione, la Confedercontribuenti, con le esigue risorse a disposizione, ha cercato di riaffermare innanzitutto il valore del sindacato come esperienza di solidarietà, che si preoccupa di tutti, che cerca soluzioni attraverso le mediazioni necessarie imposte dal contesto in cui siamo costretti a muoverci.

Dall’ultimo rapporto Censis rivela che nel 2021 le famiglie che vivono in condizione di povertà assoluta sono più di 1,9 milioni, il 7,5% del totale. I poveri assoluti sono 5,6, un milione in più rispetto al 2019. Il 44,1% risiede al Sud. Il 6,5% delle famiglie paga in ritardo le bollette.

La mancanza di prospettiva per un futuro roseo sono fonti di preoccupazione. Mancano le scelte di fondo sul lavoro. E la rimodulazione del reddito di cittadinanza aumenta questa preoccupazione.

Come Confederazione abbiamo raccolto migliaia di testimonianze di cittadini rimasti senza lavoro che si sono lentamente isolate – per vergogna, per pudore, per disperazione – dalla società.

Il lavoro deve essere la priorità per il Bel Paese. La mancanza di lavoro è stata sottovalutata dalla classe politica. Mediocre, anzi misere, le scelte operate a sostegno delle imprese (perché il lavoro lo possono creare solo imprese e imprenditori veri), dei lavoratori e dei pensionati.

La politica ha giocato a scaricabarile emarginando i sindacati e sottraendosi al confronto democratico.

È sotto gli occhi di tutti lo smarrimento generale, una sensazione di incertezza di coloro che vivono una situazione oggettiva di disagio. Un senso di insicurezza crescente e inarrestabile.

Non c’è responsabilità. Vige la logica del tanto peggio tanto meglio, del populismo e della demagogia.

Noi di Confedercontribuenti non ci siamo limitati a gridare la nostra indignazione o il malessere crescente, ma ci siamo assunti la responsabilità dei proporre idee innovative e fattibili.

Non possiamo e non vogliamo rassegnarci ad una politica ridotta a questo livello! Con il nostro impegno dobbiamo impedire che il degrado della convivenza civile prenda il sopravvento.

In questo momento di sofferenza e dolore, con una guerra incomprensibile, alle porte dell’Europa, esiste una fiammella di speranza che è quella dell’impegno civico a beneficio di contribuenti e piccole e medie imprese.

Confedercontribuenti c’è!

A nome mio personale, della Giunta Nazionale e dei coordinamenti regionali auguri di un sereno 2023!

Carmelo Finocchiaro, presidente della Confedercontribuenti