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Gioco d’azzardo, + 8% in un anno. Confedercontribuenti, fermare pratica che distrugge famiglie

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di Antonio Maria Mira
Galoppa il mercato delle scommesse sportive e ancor più quello delle scommesse online: più 8% nei primi dieci mesi dell’anno rispetto al 2013 con l’online che ormai raccoglie quasi il 50% delle giocate. E a questo punto sicuramente il 2014 sarà un anno da record. Tale da compensare quasi completamente il calo dei soldi spesi sulle new slot e vlt. Anche perché molte delle società che gestiscono le “macchinette” sono anche concessionarie per le scommesse. Insomma “azzardopoli” continua a essere un più che ricco affare e in delicata evoluzione, soprattutto perché l’online è più difficilmente controllabile visto che è possibile puntare anche sul pc di casa o addirittura sullo smartphone. I numeri parlano chiaro, dunque. Tra gennaio e ottobre la raccolta complessiva del settore delle scommesse sportive è stata di 3 miliardi e 295 milioni, tanto hanno puntato gli italiani. Ben l’8 per cento in più dello stesso periodo del 2013 quando le puntate erano arrivate a 3 miliardi e 50 milioni. E lo scorso ottobre è stato un vero mese da record con 442 milioni, con un aumento del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2013 (418 milioni) e del 9% rispetto al 2012 (405 milioni).

Un “mercato” che nello stesso mese fa riscontrare un vero e proprio boom delle puntate online che con 195 milioni salgono del 39% rispetto al 2013 (140 milioni) e rappresentano ormai il 45% del totale, mentre i “giochi virtuali” (calcio, automobilismo, motociclismo e corse dei cani), quelli totalmente artificiali, arrivano quasi a 98 milioni. L’online nei primi dieci mesi dell’anno è così arrivato a 1 miliardo e 202 milioni rispetto a 1 miliardo e 27 milioni del 2013: un salto di ben il 17%.

A fare la parte del leone nell’online è l’operatore inglese Bet365, in Italia appena da settembre, che a ottobre ha raccolta 55 milioni di puntate. Una società da poco “regolarizzata” visto che per anni ha operato in Italia malgrado non avesse una concessione. Se, invece, andiamo sul totale delle scommesse (sia online che in agenzia) in testa troviamo Snai con 75 milioni e Lottomatica con 67,5 milioni. Che l’azzardo in rete sia il nuovo affare viene confermato anche nel settore più “vecchio” quello dei casinò. A settembre i casinò online hanno fatto riscontare una spesa di 21,2 milioni di euro contro i 19,3 dello stesso mese del 2013, con una crescita di quasi il 10%. Una situazione che riscontriamo anche nel giro d’affari dei casinò reali. Così, ad esempio, quello di Sanremo dall’inizio dell’anno ha incassato 38,8 milioni con un calo dell’1,8% rispetto allo scorso anno, ma nell’online ha fatto un vero salto in avanti del 200% raggiungendo 1,1 milioni. Stessa situazione a Campione d’Italia, che ad ottobre ha incassato 7,6 milioni con un calo del 2,6% ma con un record di 2,3 milioni puntati online.

Questo il nuovo che galoppa. Resta l’enorme settore dello slot che nel primo semestre del 2014 ha incassato 23 miliardi con un calo del 2% rispetto al 2013. Le vere e proprie slot sono più di 411mila, le vlt 51mila. E queste ultime sono in forte aumento. Crescono, infatti, la sale dedicate
da 2.682 e 3.059 (+14%).

* Antonio Maria Mira per “L’Avvenire”


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