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Frattura al piatto tibiale per Sofia Goggia. Addio ai mondiali

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Garmisch, poche gioie e tanti dolori per Sofia Goggia. La nebbia, il cumolo di neve probabilmente non visto, la caduta, l’improvviso dolore al ginocchio, il trasferimento in elicottero a Milano e infine il responso: frattura composta del piatto tibiale laterale del ginocchio destro.

Una diagnosi che vuol dire stagione finita e soprattutto niente Campionati mondiali di Cortina d’Ampezzo. Sofia Goggia, Ambassador di Cortina 2021 ma soprattutto la grande favorita per la conquista dell’oro iridato sia nella ‘sua’ discesa libera (quattro vittorie in questa stagione) che in supergigante (è campionessa mondiale in carica), la rassegna iridata ai piedi delle Tofane dovra’ vedersela dal salotto di casa in quel di Valle di Astino a Bergamo Alta.

Oggi ‘Sofi’ è rimasta vittima di una caduta sulla pista ‘Kandahar II’ di Garmisch-Partenkirchen, mentre stava scendendo a valle dopo aver ricevuto la notizia che il supergigante di Coppa del mondo era stato posticipato a domani causa nebbia.

L’azzurra era ormai quasi arrivata al parcheggio per salire sul pulmino della squadra e rientrare in albergo: improvvisamente e’ caduta sotto gli occhi della rivale-amica, la slovacca Petra Vlhova. Subito soccorsa, la discesista italiana è stata trasferita al vicino ospedale della località della Baviera.

Il primo responso indicava un trauma distorsivo ma nel frattempo veniva organizzato il trasferimento in Italia. In pulmino fino a Bressanone in Alto Adige, quindi il volo elicottero fino a Milano dove alla clinica ‘La Madonnina’ ad attenderla c’erano i medici della Commissione Fisi, Herbert Schoenhuber e Andrea Panzeri.

La risonanza magnetica e la tomografia assiale computerizzata hanno, purtroppo, evidenziato una frattura composta del piatto tibiale laterale del ginocchio destro: è il decimo infortunio della carriera. I tempi di recupero verranno valutati nei prossimi giorni ma si parla di almeno due mesi.

Garmisch per Goggia è località tutt’altro che fortunata. Anzi, le ha dato quasi esclusivamente dolori. La 28enne bergamasca sulla ‘Kandahar’, oltre a non aver mai vinto, il 9 febbraio 2020 nella caduta durante la gara di supergigante aveva riportato la frattura scomposta del radio sinistro.

Il primo infortunio della stupenda carriera della Goggia, oro olimpico nel 2018 in discesa libera, risale al 2007 quando si ruppe il crociato del ginocchio destro. L’anno seguente subì l’infortunio al menisco destro, nel 2009 e 2010 seguirono noie alle ginocchia, e nel 2012 si ruppe il legamento crociato del ginocchio destro.

Quelli più recenti risalgono al dicembre 2013 durante la discesa libera di Lake Louise in Canada (rottura del legamento crociato, lesione del collaterale e del menisco del ginocchio sinistro) e al dicembre 2014 quando a Santa Caterina Valfurva in allenamento si procurò una contusione ossea sia al femore che alla tibia oltre ad una cisti esterna al ginocchio sinistro, saltando il resto della stagione.

Nell’ottobre del 2018, alla vigilia dell’opening di Soelden, in allenamento ad Hintertux, Sofia si fratturò il malleolo peroneale della gamba destra e fu costretta a saltare la prima parte della stagione. Il 26 gennaio 2019 dopo un recupero record, a Garmisch, si classificò seconda in SuperG. Adesso le lacrime amare per il Mondiale in casa finito nella nebbia

 

Fonte: agi sport