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Federcontribuenti ai Forconi: denunciate anche finte disoccupazioni e falsi sussidi

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I Forconi stanno conquistando le piazze come hanno conquistato i media, allora, prendendo ad esempio questo ultimo fenomeno, Federcontribuenti propone:
« Gli agricoltori hanno tutte le ragioni di mobilizzarsi e inveire contro il governo, in attesa di conoscere il risultato del  vertice tra Monti e Lombardo,  però, gli stessi agricoltori, devono trovare la forza e il coraggio di scendere a patti con il governo in una sorta di do ut des. ”Io agricoltore prometto di denunciare le aziende che assumono familiari per poi fargli riscuotere la disoccupazione dopo i 52 giorni senza mai aver effettuato un solo giorno di lavoro, tu governo, mi garantisci che questi soldi verranno utilizzati come nostre risorse insieme ad altri aiuti a cui non possiamo rinunciare.”»
Non è facile farsi largo tra chi protesta giustamente e tra chi deve richiamare l’ordine e garantire la sicurezza pubblica.
Certo è che un disagio sociale esiste ed ignorarlo è tanto assurdo quanto frustrante da parte di chi chiede solo ascolto.
Sembra che in Italia, per essere ascoltati e accolti dal governo si debba, forzatamente passare per barricate, blocchi di tir e tafferugli davanti a Montecitorio.
Ogni ambito lavorativo come ogni ambito sociale sembra implodere, questo a causa di un grave periodo fatto di repressione, oppressione e silenzio delle istituzioni. I cittadini si sentono allo sbando, leggono e ascoltano di nuovi decreti, pacchetti che nulla dicono: si sentono scoraggiati e per istinto primordiale reagiscono.


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