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Eurogruppo, più vicino l'accordo sul Mes

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L’Eurogruppo dovrebbe raggiungere un accordo domani sui dettagli per attivare una linea di credito a condizioni rafforzate del Meccanismo Europeo di Stabilità per i costi sanitari diretti e indiretti dovuti alla crisi del coronavirus. Il memorandum d’intesa del Mes nell’ambito della linea di credito a condizioni rafforzate dovrebbe essere ribattezzato ‘Template response plan’ e i ministri delle Finanze europei dovrebbero dare il loro via libera a un meccanismo di sorveglianza ‘leggero’ per i Paesi che utilizzeranno i finanziamenti. Rimangono una serie di questioni ancora non risolte, a partire dal periodo di disponibilità della linea di credito e le procedure per chiuderle, cosi’ come resta da decidere il tasso di interesse e la maturità da applicare ai prestiti.

“Sono abbastanza ottimista che l’Eurogruppo approvi i documenti” consentendo al consiglio dei governatori del Mes di riunirsi “la prossima settimana per adottarli”, ha spiegato ieri una fonte europea secondo cui nessuno dei temi ancora da discutere impedirà di far proseguire il dibattito. “Niente di tutto questo pone problemi particolari. Siamo sui binari giusti per risolvere queste questioni”, ha detto la fonte.

La sorveglianza rafforzata della Commissione europea sul modo in cui gli Stati membri utilizzano la linea di credito del Meccanismo europeo di stabilità dedicata alla pandemia coronavirus sarà “molto molto leggera”, ha spiegato la fonte Ue in vista della riunione di domani. “La sorveglianza rafforzata non è oggetto di negoziato all’Eurogruppo: è prevista da un regolamento Ue e la Commissione è l’istituzione incaricata di effettuarla”, ha spiegato la fonte, escludendo che la Banca centrale europea possa giocare un ruolo significativo. La sorveglianza rafforzata inoltre “sarà modificata allo stesso modo della condizionalità: sarà molto molto light”, “non sono previste missioni extra nei Paesi”. Inoltre, la sorveglianza rafforzata “probabilmente sarà parte del normale processo del semestre europeo e si concentrerà sull’uso del denaro per questioni legate alla sanità”, ha sottolineato la fonte. Anche la preoccupazione sollevata da alcuni in Italia che la Commissione o il Mes modifichino la condizionalità in corso d’opera è considerata “non giustificata”.

La possibilità che la Commissione possa chiedere agli Stati membri di fare richiesta di un programma macro-economico è prevista dai regolamenti attuali del Six e Two Pack. “La Commissione puo’ chiedere in qualsiasi momento a un paese di fare richiesta di un programma macro-economico. Il fatto che un paese sia soggetto a sorveglianza rafforzata non cambia nulla”, ha spiegato la fonte. Inoltre, “la sorveglianza rafforzata nel contesto di questa linea di credito del Mes si concentrerebbero sull’uso dei soldi per sanità” e per la Commissione sarebbe “impossibile arrivare alla conclusione che è necessario.

Il Memorandum d’intesa del Mes dovrebbe essere ribattezzato “Template response plan” e il cambio di nome sarebbe una concessione per rassicurare i paesi che guardano con maggiore scetticismo al Mes, per il ruolo che il fondo salva-Stati ha avuto nell’imporre piani di risanamento e riforme ai paesi beneficiari di aiuti durante la crisi del debito sovrano. Qualcosa di simile accadde nel 2015, dopo che il governo greco di Alexis Tsipras chiese l’abolizione della Troika: nel braccio di ferro con l’Ue che porto’ al terzo salvataggio della Grecia, l’Eurogruppo abbandono’ la dizione “troika” per definire le missioni condotte da Commissione, Bce e Fmi, adottando l’espressione “istituzioni”.

Il “template response plan” (modello di piano di risposta) del Mes dovrebbe essere unico e valido per tutti gli Stati membri della zona euro, e includere una lista delle diverse spese eleggibili per la linea di credito. Toccherà al singolo paese che chiederà di attivare la linea di credito “inserire in questo template la struttura delle spese”, ha spiegato la fonte. Non sono previsti negoziati con il Mes sulla natura delle spese, che comunque dovranno rientrare tra i costi sanitari diretti e indiretti. Secondo la fonte, il “template” sarà abbastanza ampio da permettere a tutti di raggiungere la soglia del 2% del Pil. Una volta fatta la richiesta al Mes, il paese in questione sarebbe chiamato a firmare il “response plan” prima di ottenere gli aiuti.

 

Vedi: Eurogruppo, più vicino l'accordo sul Mes
Fonte: estero agi


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