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Eraclìto. La concezione gnoseologia

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di Gianni De Iuliis

«Preferisco quelle cose di cui c’è vista e udito».

(Eraclito)

Per quanto concerne la teoria gnoseologica di Eraclito (535 a. C. – 475 a. C.), egli crede nell’affidabilità della conoscenza sensibile, dell’esperienza immediata, rappresentando un antidoto molto forte alla deriva razionalistica della filosofia greca, che si radicalizzerà in Parmenide e che metterà in discussione l’esperienza.

In altre parole il rifiuto delle apparenze e della superficialità non equivale però al ripudio dell’esperienza sensibile, che è al contrario ritenuta comunque il punto di partenza della conoscenza filosofica.

In campo scientifico Eraclito si mostra meno sensibile a quest’esigenza rispetto a quanto non sia in ambito metafisico. Infatti, a proposito del sole, affermerà:

«Ha la larghezza di un piede umano»

(28. Continua)

Nella foro: Eraclìto raffigurato in un’incisione del 1825