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Eraclìto. Il profilo dell’autentico filosofo

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di Gianni De Iuliis

«Bisogna dunque seguire ciò che è comune. Ma pur essendo questo logos comune, la maggior parte degli uomini vivono come se avessero una loro propria e particolare saggezza».

(Eraclito – frammento tramandato da Sesto Empirico in forma non perfetta e dunque sottoposto a integrazione)

Eraclito traccia un profilo del filosofo autentico:

  • Abbandona il mondo ingannevole delle idee comuni, delle false evidenze;
  • Riflette in solitudine, scandagliando i meandri più segreti e reconditi dell’anima;
  • Possiede una visione profonda delle cose, non accontentandosi di rimanere in superficie;
  • Riesce a elevarsi a una veduta complessiva dell’essere, senza rimanere intrappolata in visioni parziali;
  • È in grado di tenere sempre una propria condotta di vita indipendente dai gusti e dalle predilezioni degli uomini comuni o volgari.

Si ribadisce il carattere elitario della filosofia. Al contrario però del pensiero dei pitagorici, il discrimine è meramente intellettuale, senza incursioni nella sfera mistica e religiosa.

Secondo Eraclito gli uomini non hanno consapevolezza; restano in superficie e accettano acriticamente le cose senza mai metterle in discussione.

E non solo i «dormienti», i molti. Sovente anche gli intellettuali, molti dei quali per Eraclito non sono affatto «desti».

(23. Continua)