di Gianni De Iuliis
«Ascoltando non me, ma il logos, è saggio convenire che tutto è uno».
(Eraclito)
Il filosofo non è il portavoce della divinità. Le sue parole non derivano da una rivelazione; le sue convinzioni provengono dal Logos. Propone un percorso che può intraprendere chiunque, se in possesso del metodo di cui abbiamo parlato prima.
L’impostazione di Eraclito è laica: il sapere è il risultato di un processo razionale, di una graduale conquista da parte dell’intelletto del filosofo.
L’universo è quindi razionale, logico, pervaso dalla legge della stretta connessione dei contrari, dell’interdipendenza e dell’inscindibilità degli opposti. Il Logos è tale legge che caratterizza la razionalità e la logicità del reale, fondato sulla dialettica degli opposti.
Pertanto accanto al fuoco, che è il principio fisico che genera, dissolve e costituisce le cose, Eraclito individua l’archè anche nel Logos, che è la legge universale che governa le cose.
L’unità degli opposti è la legge della vita e l’armonia del mondo non sta nella conciliazione dei contrari, ma nel tenerli in vita, nel mantenimento del conflitto, dell’opposizione.
In ultima analisi il fuoco è la traduzione fisica del Logos.
(27. Continua)