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È tornata a Reggio Calabria Maria Antonietta Rositani. L'ex marito le diede fuoco

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“Finalmente a casa, anche se per ora la mia casa è l’ospedale di Reggio Calabria”. Maria Antonietta Rositani​ è tornata nella sua città un anno dopo la drammatica aggressione dell’ex marito, davanti alla scuola dei figli, quando l’uomo, Ciro Russo, la cosparse di liquido infiammabile per darle fuoco​. Era il 12 marzo dello scorso anno e le immagini dell’autovettura in fiamme con la donna a bordo fecero il giro d’Italia.

Ciro Russo era scappato da Ercolano, in Campania, dove era detenuto agli arresti domiciliari per raggiungere la donna. L’uomo è sotto processo con l’accusa di tentato omicidio, dopo essere stato arrestato alcune ore dopo l’aggressione mentre consumava tranquillamente una pizza nella città dello Stretto. Non sa ancora quando potrà tornare a casa e dal letto dell’ospedale di Reggio Calabria, dopo essere stata quasi un anno a Brindisi, Maria Antonietta Rositani racconta all’AGI di stare “discretamente bene”; il rientro nella sua città, dice, rappresenta per lei “un segnale di ripartenza”. Aveva espresso il desiderio di essere trasferita dall’ospedale pugliese a quello di Reggio. Ad accoglierla, nella città natale, i familiari.

Parla affannosamente al telefono, “i dolori purtroppo ci sono” racconta. Vuole comunque lanciare un appello alle donne che, soprattutto in questi giorni, rimangono in casa e continuano a subire violenze: “Donne uscite di casa, andate a denunciare, chiedete aiuto – sottolinea Maria Antonietta con un filo di voce – chiamate i parenti se ci sono, chiamate anche me. Ma non fate sì che il vostro corpo possa avere altri segni dall’uomo che avete in casa. Fatelo per voi stesse”.  Per le donne vittime di maltrattamenti la sua voglia di combattere è un esempio.  “Non poteva esserci notizia più bella per la comunità reggina in questo momento di isolamento, sbandamento e paura, a causa dell’emergenza coronavirus” dice  la presidente della commissione regionale per le pari oportunità Cinzia Nava, che ha seguito la vicenda.

Un anno – aggiunge – in cui Maria Antonietta ha trovato nel coraggio di cui, a volte, sono capaci solo le donne e nell’amore smisurato per i suoi figli, la vera ragione di vivere e di superare una prova durissima. Ricordo ancora quando, a Palazzo Campanella, lo scorso luglio, organizzammo , in suo onore, un concerto di beneficenza in una bella serata che ha unito l’arte e la solidarietà. Ho ancora impressa la dolcezza, ma anche la determinazione, con cui la figlia ci comunicava che la mamma era appena uscita dalla Rianimazione e la speranza di un nuovo cammino. Sono convinta che al Grande Ospedale Metropolitano, che adesso la ospita, Maria Antonietta troverà le cure adeguate e tanto affetto per una ripresa che, a questo punto, sentiamo più vicina. Intanto – conclude –  è per me gradita occasione rinnovare la vicinanza, personale e istituzionale, a questa forte donna reggina”.

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Fonte: cronaca agi


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