Type to search

Draghi: turismo e cultura, bene la prima! Adesso i fatti

Share

di Ettore Minniti, responsabile sport, cultura e turismo della Confedercontribuenti

La Confedercontribuenti non può che condividere e sostenere il discorso da neopremier di Mario Draghi su due temi che ci stanno a cuore: cultura e turismo.

Stamattina ho detto che l’Italia è una grande potenza culturale e anche per questo al G20”.

Dal 1° dicembre 2020, l’Italia detiene la Presidenza del G20, il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo.

… sarà data grande importanza alla cultura con un incontro dedicato”, ha detto nella sua relazione al Senato nel dibattito sulla fiducia al nuovo governo, “Le restrizioni per la pandemia hanno messo a dura prova musei, cinema, teatri, tutto lo spettacolo dal vivo e l’arte in generale … perché il rischio è di perdere un patrimonio che definisce la nostra identità. Una perdita economica ingente ma ancor più grande la perdita dello spirito. Molto è stato fatto per ristori adeguati: serve fare ancora di più, rafforzare le tutele dei lavoratori e le risorse del Next Generation Ue vanno utilizzate per il capitale umano e le nuove tecnologie. Il ritorno nel più breve tempo possibile alla normalità deve riguardare anche la cultura in tutte le sue forme perché imprescindibile per la crescita e il benessere del Paese”.

Una particolare attenzione Draghi ha voluto rivolgere al comparto turismo, uno dei settori più colpiti dalla pandemia. “Un’impresa che certamente riaprire dopo la pandemia è il turismo. Quindi investire nel turismo non significa buttar via i soldi, quei soldi tornano indietro. Vanno messe in campo misure che permettano alle imprese del turismo di non fallire. Bisogna impedire che in questo periodo queste imprese falliscano perché poi si perde un capitale che, spesso, è capitale umano”.

Adesso, dopo i proclami e gli applausi, bisogna passare ai fatti, occorre fare in fretta per entrambi i comparti che sono sull’orlo del default.

Non solo gli indennizzi (o ristori), ma un rilancio a livello strategico per contrastare il predominio dei competitor.

A giudizio della Confedercontribuenti la programmazione del nostro futuro passa sicuramente nella valorizzazione delle risorse umane, ma soprattutto in una visione globale della mobilità che dovrebbe prevedere un maggiore coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali, inteso come funzione sussidiaria e complementare di tali compiti e funzioni.