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Dieci cose da sapere su Ivrea, 54esimo sito Unesco in Italia

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E’ la città di Ivrea il 54esimo sito Unesco italiano, mentre sono rimandate al 2019 le colline del Prosecco della Valdobbiadene e di Conegliano.

Per il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, Ivrea rappresenta “la città ideale della rivoluzione industriale del Novecento. Un riconoscimento che va a una concezione umanistica del lavoro propria di Adriano Olivetti, nata e sviluppata dal movimento Comunità e qui pienamente portata a compimento, in cui il benessere economico, sociale e culturale dei collaboratori è considerato parte integrante del processo produttivo”.

Ma cosa rende la città piemontese così particolare? Ecco 10 cose da sapere sull’ex Silicon Valley italiana

1 – Olivetti, il padre ‘fondatore’: La maggior parte dello sviluppo di Ivrea avvenne nel periodo degli anni ’30 e ’60 sotto la direzione di Adriano Olivetti, periodo in cui l’azienda Olivetti produceva macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer.

2 – Il gotha dell’architettura per costruire Ivrea: La forma della città e gli edifici urbani di Ivrea sono stati progettati da alcuni dei più noti architetti e urbanisti italiani di quel periodo. La città è composta per il 70% da edifici per produzione, amministrazione, servizi sociali e usi residenziali, che riflettono le idee del Movimento Comunità.

3 – Sorta su un ghiacciaio: Bagnata dal fiume Dora Baltea, un affluente del Po, è collocata in un’area formatasi da un grande ghiacciaio del Pleistocene, il quale trasportò nel tempo numerosi detriti che andarono a formare una serie di rilievi morenici, tra cui la cosiddetta Serra Morenica, considerata la collina più lunga, massiccia e dritta d’Europa, circa 25 km.

4 – Il carnevale: Lo storico carnevale di Ivrea, si legge su Wikipedia, conosciuto per la celebre “battaglia delle arance” risale al 1808, anno in cui l’Impero Napoleonico ordinò di unificare i carnevali rionali in un’unica festa. La leggenda su cui si costruisce gran parte del carnevale narra che Violetta, la figlia di un mugnaio promessa sposa a Toniotto, si ribellò alle pretese del feudatario che reclamava il diritto allo jus primae noctis. Fingendo di accettare l’invito dopo essersi recata nel castello di San Maurizio uccise il tiranno con un pugnale che aveva nascosto tra i capelli e diede il segnale al popolo che si sollevò contro i nobili. La spada con l’arancia posta nella sua sommità vuole rievocare la testa del tiranno ucciso. Lo Storico Carnevale di Ivrea è un evento unico, riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza internazionale, fin dal 1956.

5 – Il palazzo che ‘scrive’: A Ivrea c’è un palazzo a forma di macchina da scrivere. Si chiana La Serra e, inizialmente conteneva al suo interno un caratteristico albergo, dove ogni “tasto da scrivere” rappresentava una camera dell’hotel. Nell’edificio erano presenti anche una sala conferenze e una piscina, ma nel tempo l’albergo è stato trasformato in miniappartamenti e la sala conferenze in cinema.

6 – Il cinema antico: Costruito nel 1910, il cinema Giuseppe Boaro è uno dei primi in assoluto in Italia. È situato quasi all’entrata di Via Palestro, la via principale del centro storico. Il cinema, ampiamente ristrutturato e ammodernato, è tuttora attivo ed ospita l’unica sala per proiezioni 3D della città.

7 – La comunità ebraica: Ivrea è dal XV secolo sede di una piccola ma significativa comunità ebraica. A testimonianza della sua storia rimangono la sinagoga ottocentesca e il cimitero ebraico di via Mulini.

8 – L’Università per la terza età: Su iniziativa di alcuni cittadini è nata l'”Università popolare della terza età e dell’educazione permanente (UNI3Ivrea)”. Sorta da oltre 30 anni, ha una notevole offerta di corsi e conta al momento circa 1500 iscritti e propone circa 80 corsi articolati su più livelli.

9 – I cittadini si muovono con Jungo: Oltre al car-sharing  al bikesharing, Ivrea propone il Jungo, già diffuso a Rimini, Trento e in provincia di Bergamo L’idea che sta alla base di Jungo è incoraggiare e incentivare gli automobilisti in movimento ad imbarcare le persone che vanno nella stessa direzione, garantendo massima sicurezza, economicità e una precisa regolamentazione nell’utilizzo del servizio; ogni aderente al sistema è munito di una “card” personale da esibire al posto del “classico” pollice alzato di autostop: l’esibizione della card, rilasciata dopo apposita registrazione e previa verifica da parte dell’organizzazione dei requisiti richiesti, permette all’automobilista (non necessariamente iscritto al sistema) di riconoscere lo “jongonauta” e di accostare volentieri perché garantito in termini di sicurezza.

10 – Vicina agli immigrati: Il Comune di Ivrea svolge da anni un servizio di orientamento, informazione, accoglienza, e sostegno all’integrazione a favore di immigrati comunitari ed extracomunitari. In particolare, la gamma di servizi pensati e realizzati per i cittadini immigrati (comunitari ed extra UE) e per le loro famiglie, si pone la finalità di favorire il godimento dei diritti civili, di rimuovere gli ostacoli di natura sociale e culturale che impediscono il pieno inserimento di questi cittadini nel territorio comunale.

 

Vedi: Dieci cose da sapere su Ivrea, 54esimo sito Unesco in Italia
Fonte: cultura agi


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