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Democrito. Un pre-sofista contemporaneo di Platone

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di Gianni De Iuliis

«Io sono, tra i miei contemporanei, quello che ha percorso la maggior parte della Terra, facendo ricerca delle cose più strane; e vidi cieli e terre numerosissime; e sentito la maggior parte degli uomini dotti».
(Democrito)

Democrito (Abdera 460 ca-360/350ca) è presentato nelle storie della filosofia come un pre-sofista. In realtà è contemporaneo di Platone e tale evento cronologico condiziona la sua filosofia.
Egli non è solo un naturalista come i pre-sofisti, ma si occupa anche di morale, linguaggio, politica, manifestando una tendenza enciclopedica nella sua filosofia.
Rappresenta anche il primo filosofo che anticipa alcuni spunti della scienza occidentale moderna.
Fondatore dell’atomismo fu Leucippo, di cui Democrito fu il principale allievo. Di Leucippo non abbiamo frammenti, per cui si tende a non distinguere il pensiero dei due.
Vi sono poche notizie certe della sua vita, che sovente si disperde nell’aneddoto e nella leggenda. Sarebbe cresciuto tra agi e ricchezze, ma avrebbe rinunciato a una parte dei suoi averi per dedicarsi esclusivamente agli studi e ai viaggi.
Alcuni aneddoti lo raffigurano talmente preso dalle sue speculazioni da dimenticare anche il cibo. Si sa che morì vecchissimo e a detta di alcuni più che centenario, depositario di un sapere senza precedenti.
In punto di morte s’immerse in una vasca dopo averci versato del miele caldo.
Fece ciò perché desiderava ardentemente vedere la sua fine. Era cioè sua convinzione che il miele caldo avrebbe rallentato il distacco dell’anima dal corpo (coerentemente con la sua teoria atomistica), dandogli così la possibilità di osservare attentamente la dipartita di un uomo.
(51. Continua)