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COVID, PER IL GOVERNO LE IMPRESE SONO “POCO” IMPORTANTI.

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Insieme alla salute pubblica  la priorità assoluta per un Governo serio e responsabile non puo’ che essere la salvaguardia delle imprese,  le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 avranno un impatto negativo sull’economia, causando un’ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie. A Conti diciamo che fare bene lo sceriffo non deve significare fare il becchino delle imprese, a dirlo il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro. Un ulteriore dramma  per commercio, turismo e somministrazione, che potrebbe causare la chiusura di altre migliaia di attività. Il rischio e’ di arrivare oltre le 100.000 aziende che chiudono. Nell’ipotesi che le chiusure siano imposte oltre che per tutto il restante mese ottobre anche per la prima settimana di novembre, l’ulteriore impatto negativo sui consumi potrebbe infatti raggiungere i 5,8 miliardi (-0,3% del Pil), portando la stima della riduzione complessiva della spesa delle famiglie per il 2020 da 90 a 95,8 miliardi di euro. “È una vergogna dice  –  il Presidente di Confedercontribuenti – Carmelo Finocchiaro  che anche il DPCM Che prevede limia le attività delle imprese non siano contestualmente accompagnate da sostegni congrui e subito disponibili alle imprese, dal primo minuto.  Non staremo silenti e questo Governo dia entro le prossime 48 ore risposte e soluzioni reali.


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