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Covid e legalità, esperti a confronto nel segno di Rosario Livatino

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Il 1 marzo 2021, si è tenuto il convegno in teleconferenza sul tema: “Covid-19. La testimonianza che noi dobbiamo dare”. Un tema di grande attualità, che si sofferma sulla “legalità”, un bene ancor più prezioso e indispensabile in questi mesi terribili e infiniti segnati dalla pandemia. Legalità, sicurezza, salute sono diritti fondamentali per ogni cittadino, ma in particolare per le fasce più deboli della società, meno tutelate. Riflettere sulla figura di Rosario Livatino, magistrato martire, ci aiuta ad affrontare un incerto presente.

Papa Francesco ha riconosciuto il martirio del “Magistrato” Rosario Angelo Livatino, aprendo la strada della sua beatificazione. I suoi scritti dedicano attenzione al rapporto tra “fede e diritto”, soffermandosi sulle “prove” dell’“esperienza storica” o più esattamente di “cronaca”, perché – come evidenzia Rosario Angelo Livatino – «decidere è scegliere e a volte scegliere fra numerose cose o strade o soluzioni; e scegliere è una delle cose più difficili che l’uomo sia chiamato a fare. Non soltanto perché la scelta dirime una problematica del passato”, “ma anche perché molto spesso la scelta comporta una previsione degli effetti a venire». Temi di ricerca di «un confronto a volte armonioso, a volte lacerante, ma sempre vitale, sempre indispensabile», che animano il pensiero politico, nelle sue diverse declinazioni. Una proposta scientifica della cattedra di Storia delle dottrine politiche dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope.

Alle 15, il prof Leone Melillo dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope presenterà l’iniziativa. Introdurrà, quindi, i lavori il prof Salvatore Insenga, docente di religione e cugino di primo grado del magistrato Rosario Angelo Livatino. Il convegno, in teleconferenza, sarà moderato da Luigi Vicinanza. Sono previsti gli indirizzi di saluto del rettore Alberto Carotenuto, di monsignore Francesco Montenegro, di monsignore Alessandro Damiano, di monsignore Vincenzo Bertolone, di Carlo Verna presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, del prof Claudio Palazzolo presidente dell’Associazione italiana degli storici delle dottrine politiche. Alle 16 interverrà Erika Stefani ministro per le disabilità, che si soffermerà sulle “nuove fragilità”.

Avrà luogo, quindi, la “prima sessione” dei lavori del convegno che tratterà il tema “L’umanità provata dal Covid-19”. Discutono il prof Paolo Antonio Ascierto direttore dell’unità di Oncologia medica e terapie innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale, Maurizio Masciopinto questore di Venezia, l’avvocato Maria Masi presidente del Consiglio nazionale forense), il prof Carlo Pietro Campobasso, il prof Massimo Niola, il prof Maurizio Municinò direttore dell’unità di Medicina legale, valutativa e necroscopica dell’Asl Napoli 2 Nord, il prof Vincenzo Montesarchio direttore dell’unità di Oncologia dell’Ospedale Monaldi di Napoli, il prof Roberto Parrella direttore dell’unità di Malattie infettive ad indirizzo respiratorio dell’Ospedale Cotugno di Napoli, e il senatore Francesco Urraro.

Avrà luogo, quindi, alle 17.30, la “seconda sessione” del convegno che analizzerà “Il rapporto tra fede, politica e diritto”. Discutono il prof Dario Caroniti, il prof Alessandro Arienzo, il prof Francesco Berti, il prof Diego Lazzarich, la prof Stefania Mazzone e il prof Melillo.

Le relazioni e gli interventi saranno pubblicati nel prossimo numero della rivista scientifica “Il Pozzo. Idee di Storia delle istituzioni e delle dottrine politiche”.