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Così Tarrant aveva annunciato su un forum la strage nelle moschee

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Brenton Tarrant aveva preannunciato la strage compiuta in due moschee a Christchurch sul forum /pol/ di 8chan, board nata da uno scissione interna a 4chan, il sito, nato per discutere di manga e anime, diventato la fonte di tutti i principali fenomeni da internet degli ultimi anni, a partire dai meme. /pol/, come il forum omonimo di 4chan è il brodo di coltura della cosiddetta “alt-right”, quell’inafferrabile coacervo di suprematisti bianchi, teorici della cospirazione, estremisti di varia natura e troll puri e semplici dove il confine tra goliardia politicamente scorretta e messaggi d’odio propriamente detti è talmente labile da essere quasi inesistente.

Difatti, anche a sparatoria già in corso, molti utenti continuavano a credere che si trattasse di uno scherzo. Il post è stato pubblicato alle 00.28 del 15 marzo, ora italiana, e solo qualche decina di minuti dopo gli utenti si sono accorti che quanto preannunciato stava accadendo davvero nella città neozelandese. 

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“Bene ragazzi, è tempo di smettere con lo shitposting (ovvero la pubblicazione di contenuti offensivi e provocatori, nda) e fare lo sforzo di un post nella vita reale. Metterò in atto un attacco contro gli invasori, e lo vedrete in diretta su Facebook”, afferma un utente anonimo (la discussione, cancellata poco dopo da 8chan, è stata poi ripubblicata qui), come anonimi sono tutti gli utenti delle ‘chan’. Poi, lo stesso utente (Tarrant o uno dei suoi complici) segnala una serie di link attraverso i quali si può vedere il filmato da lui stesso registrato e la pagina Facebook di Brenton Tarrant, dove è stata mostrata in diretta la sparatoria.

La dinamica della strage

Alle 13.45 del venerdì della preghiera Tarrant, australiano di 28 anni, entra nella moschea di Al Noor a Christchurch, Nuova Zelanda, sparando all’impazzata con la sua arma automatica e lasciando sul terreno 41 corpi. Poco dopo, un altro attacco, alla moschea di Linwoood, a pochi chilometri di distanza: altri sette morti. Un’altra persona è poi morta in ospedale.

Tarrant, un suprematista bianco, filma tutto, grazie a una telecamera montata sul suo casco, e trasmette le immagini di morte e terrore in diretta su Facebook. Sul caricatore del suo fucile, scritta con caratteri bianchi, una lista di nomi, di personaggi che l’hanno “ispirato”: tra questi, quello di Luca Traini, l’uomo che a Macerata sparò a caso sugli immigrati africani per reagire, spiegò lui, all’assassinio di Pamela Mastropietro. Il bilancio del peggior attacco terroristico della storia della Nuova Zelanda è pesantissimo: 49 morti e decine di feriti, forse 50.

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Le forze dell’ordine hanno arrestato tre persone, tra cui il killer, bloccato mentre era sulla sua automobile. Già domani comparirà davanti a un giudice. Come anticipato da alcuni media e poi confermato dal premier australiano Scott Morrison, si tratta di un “estremista di destra”, un “violento terrorista”. Il quale, poche ore prima di compiere l’attentato, ha diffuso su Internet il suo delirante “manifesto“, in cui rivela di essersi ispirato ad Anders Breivik, l’uomo della strage di Utoya del 2011, definito “il cavaliere giustiziere”.

Nello scritto di 87 pagine, intitolato ‘The Great Replacement’ (“la grande sostituzione”), Tarrant indica anche altri obiettivi da mettere a morte: tra questi Angela Merkel – “la prima della lista” – il sindaco di Londra, Sadiq Khan, e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Il presidente americano, Donald Trump, viene invece citato come “simbolo della rinnovata identità bianca”.

Non solo: il killer spiega di aver deciso di compiere questi attacchi come “vendetta” per gli attacchi terroristi compiuti “da islamisti” in Europa, e spiega di aver contatto “i cavalieri templari chiedendo approvazione e supporto per l’attacco, e me l’hanno dato”. Parla di voler salvare la razza bianca dagli “invasori”, si definisce “ecofascista” e vuole un “nazionalismo verde”: “La diversità è una debolezza”, insiste Tarrant, per il quale icone pop come Michael Jackson, Freddie Mercury, Madonna e Kurt Cobain “sono dei degenerati”. 

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I testimoni raccontano scene da film di guerra nell’attacco, avvenuto mentre in Italia erano quasi le due di notte. Un palestinese che si trovava nella moschea Al Noor dice di aver visto il killer sparare ad una persona alla testa: “Ci sono stati tre colpi rapidi, dopo 10 secondi la raffica e’ partita di nuovo. La gente ha cominciato a correre fuori, alcuni erano coperti di sangue”.

Un altro testimone dice che stava pregando quando ha sentito i primi spari: “Ho visto anche sparare sui bambini. C’erano cadaveri dappertutto”. Terribile il racconto di un sopravvissuto all’Afp: “Sentivo le urla strazianti di chi veniva colpito a morte. Sono rimasto immobile, pregando Dio di essere risparmiato. Il killer ha ucciso alla mia destra e alla mia sinistra. Poi si è spostato nella stanza dove pregavano le donne e da lì sono arrivate altre urla che non riesco a dimenticare”.

La Nuova Zelanda è sotto shock. La premier Jacinda Ardern non ha esitato a parlare di “attacco terroristico, ben organizzato”. È”uno dei giorni più oscuri nella storia del Paese”, ha aggiunto. Immediatamente le forze di sicurezza hanno innalzato le procedure di sicurezza vicino a tutte le moschee neozelandesi. Le scuole sono state chiuse, molti edifici pubblici sono rimasti blindati per ore. Ad Auckland sono stati fatti brillare dei pacchi sospetti. Nella città di Dunedin, a 350 chilometri da Christchurch, la polizia ha fatto evacuare un edificio: in un primo momento era qui che Tarrant voleva colpire, per poi decidersi per Christchurch, “dove ci sono molti più invasori”.

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Con circa 50 mila fedeli, i musulmani rappresentano una piccola minoranza in Nuova Zelanda. Nondimeno, è qui che Tarrant ha deciso di colpire. Le immagini realizzate dal killer – che nel suo manifesto si autodescrive come “un normale uomo bianco”, che non ha fatto l’università perché lì “non c’era niente di interessante da imparare”, poi diventato personal trainer in una palestra – per alcune ore si potevano ancora trovare in rete, prima che le autorità ne disponessero la cancellazione.

Finora la polizia non si è espressa sulla possibile responsibilità di Brennan nell’assalto alla seconda moschea. L’australiano è stato fermato dagli agenti mentre si allontanava sulla sua auto. Quel che si sa è sono state tratte in arresto altre due persone, anche loro in possesso di armi da fuoco. Una quarta persona è stata rimessa in libertà. La polizia ha anche trovato degli ordigni esplosivi fissati ad alcune automobili.

Vedi: Così Tarrant aveva annunciato su un forum la strage nelle moschee
Fonte: estero agi


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