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Cosa resta di Notre Dame

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Parigi non è più la stessa. La cattedrale d Notre Dame è stata orribilmente sfregiata dalle fiamme: sono crollati il tetto e la guglia di 45 metri, ma la struttura principale è salva.

Anche il rosone Nord sembra aver tenuto. Prima il fumo, poi le fiamme dalle 18:30 di lunedì mentre si stava celebrando la messa in uno dei luoghi simbolo della cristianità e monumento gotico patrimonio dell’Unesco​.

Solo verso le due notte il rogo è stato dichiarato “completamente sotto controllo e parzialmente estinto” sebbene vi siano dei focolai residuali ancora da domare. Il tutto sotto gli occhi inorriditi dei parigini e del mondo intero che ha seguito gli sviluppi con trepidazione.

Il presidente Francese Emmanuel Macron ha sottolineato come il peggio sia stato evitato ma come la battaglia “non sia ancora del tutto vinta”. Ha lodato il coraggio e la professionalità dei vigili del fuoco, almeno 400, e lanciato una campagna di raccolta fondi internazionale alla quale ha subito risposto il miliardario fondatore del colosso del lusso Kering, Francois Pinault, con una donazione da 100 milioni di euro per ricostruire la cattedrale.

Le cause dell’incendio sono “potenzialmente legate” ai lavori di ristrutturazione in corso. Sedici 16 statue si sono salvate per miracolo: erano state rimosse dalla guglia solo l’11 aprile scorso per essere ristrutturate.

La procura della capitale francese ha aperto una inchiesta per “distruzione involontaria a mezzo di incendio”.

“Forse gli aerei cisterna antincendio potrebbero essere utilizzati per spegnerla. Deve agire velocemente!”, aveva suggerito via Twitter il presidente Donald Trump. “Potrebbe far collassare l’intera struttura insieme con i vigili del fuoco che stanno in questo momento dando il meglio per salvare Notre Dame”, è stata la replica immediata della Protezione civile francese.

La guglia di Notredame a Parigi che crolla sotto il peso dell’incendio. Indicibile dolore pic.twitter.com/aZHmJrE9HE

— Marco Castelnuovo (@chedisagio)
15 aprile 2019

Messaggi di solidarietà e cordoglio sono arrivati da tutto il mondo. Solo l’Isis ha esultato, almeno stando a quanto scrive il sito di Intelligence Site.

Con oltre 12 milioni di turisti all’anno, Notre Dame è il secondo monumento piu’ visitato di Parigi, dopo la Tour Eiffel e prima del museo del Louvre. E’ la seconda chiesa più visitata d’Europa dopo la basilica di San Pietro a Roma.

“La tragedia di Parigi” titola Les Echos che come tutti i principali quotidiani francesi dedica la prima pagina all’incendio che ha devastato Notre Dame. “Il disastro” scrive Le Figaro mentre sulla prima pagina di Le Parisien si parla della “Nostra Signora in lacrime”. “Il cuore in cenere” titola La Croix mentre Liberation scrive semplicemente ‘Notre Drame’  (il Nostro Dramma) vicino alla foto dalla guglia che cade.

Vedi: Cosa resta di Notre Dame
Fonte: estero agi


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