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“Il governo Renzi-Padoan si è distinto per una miriade di provvedimenti e decreti a favore delle banche (assai) “impopolari.  Il più grave in assoluto è quello che permette, DI ACCORCIARE I TEMPI  DI RECUPERO DEI CREDITI”  – dichiara Alfredo Belluco presidente Veneto di Confedercontribuenti.

Il fronte filo bancario afferma che il decreto non è retroattivo.

“Sappiamo benissimo che, al momento della proroga dei fidi, questa  clausola “capestro” verrà imposta dalle banche, obtorto collo, pena il  mancato rinnovo” – replica Belluco.

Ci sono poi i fidi e i castelletti bancari, che sarebbero stati garantiti dalla  “truffa” delle azioni “popolari” di Banca Popolare di Vicenza e Veneto  Banca, che dovranno essere ricapitalizzati.

 “Molte aziende, specialmente quelle piccole e piccolissime non ce la  faranno, con i drammi umani e occupazionali che ne deriveranno, che  lasceranno sul campo (speriamo di no) una moltitudine di suicidi. Ci sono poi i crediti deteriorati, ovvero le ‘sofferenze’ che  l’Associazione Bancaria Italiana quantifica in oltre 200 miliardi di  euro, ovvero circa 400 mila miliardi delle vecchie lire. La notizia non è fondata o per meglio dire, è FALSA e TENDENZIOSA” – continua Belluco.

Prova di ciò sarebbe  la recentissima sentenza del tribunale di Padova (ma ce ne  sono in corso decine di migliaia e altrettante sono andate a buon  fine) dove un imprenditore aveva una “sofferenza” di 140 mila euro con  una banca, la quale ha dovute sborsarne altrettanti, con un saldo a  suo favore di circa 300 mila euro.

 “Come Confedercontribuenti, operiamo in tutta Italia e abbiamo  analizzato migliaia di rapporti bancari, conti correnti, mutui,  leasing, derivati. Possiamo tranquillamente  affermare che l’85% presentano illeciti calcoli, truffe, usure,anatocismi, trucchetti contabili, giochi di valute, spese e  commissioni non dovute o non lecitamente pattuite e chi più ne ha più  ne metta. IL MALTOLTO DEVE ESSERE RESTITUITO O COMPENSATO CON IL PRESUNTO CREDITO” – ribatte Belluco

L’Italia, ma soprattutto il Veneto, diventerà  un enorme recupero crediti. Confedercontribuenti consiglia di  verificare una per una le “sofferenze”, anche e soprattutto quelle gestite dal FONDO  ATLANTE.

“C’è una grande banca in Veneto, quotata in borsa, alla quale, le  sofferenze, le possiamo contestare tutte, PER GRAVI VIZI CONTRATTUALI,  ma ciò vale anche per tutte le altre banche, comprese quelle di  credito cooperativo.  Dopo decenni di battaglie, oltre alle cause civili, i risultati  arrivano anche sul fronte penale. Storico per il nostro paese, sarà il processo che si celebrerà il 9  novembre p.v. a Padova, nel quale CONFEDERCONTRIBUENTI è parte civile, che  vedrà alla sbarra tre direttori di filiale e due banche, per USURA  AGGRAVATA, in quanto commessa in ambito bancario” – conclude Belluco ricordando il nr. verde 800 814 603 e le dichiarazioni del  GUP dottoressa Domenica Gambardella che chiese  al PM dottor Roberto  D’Angelo: “E’ necessario un approfondimento dibattimentale in ordine  al capo di imputazione, ma anche al ruolo avuto dai vertici di  entrambi gli istituti bancari”.

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