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CONFEDERCONTRIBUENTI LANCIA L’ALLARME: ”RIMBORSI NON FATTI, ORA C’E’ LO SPETTRO DELLA LIQUIDAZIONE DELLE 4 NUOVE BANCHE”

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Nel silenzio più assoluto del governo Renzi, le conseguenze disastrose del decreto Salva-banche aumentano: i risarcimenti non partono, la data entro la quale avrebbero dovuto essere autorizzati dal governo è scaduta, era quella del 30 marzo 2016, i cittadini risparmiatori rapinati rimangono senza tutela e all’orizzonte appare lo spettro della liquidazione delle quattro banche.

A fronte di tutto questo, è intervenuto il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro: “E’ inammissibile che, entro la scadenza prevista del 30 marzo, non siano stati varati i decreti attuativi per l’accesso al fondo di risarcimento. Sono trascorsi più di quattro mesi ed ancora il Governo non ha dato attuazione alle promesse fatte: non ci sono i decreti attuativi, non è stato ampliato il fondo previsto per i risarcimenti, non si possono avviare gli arbitrati. Le vittime delle quattro banche soggette al bail-in (Banca Etruria, Cariferrara, Carichieti e Banca Marche) si sentono prese in giro. Siamo pronti ad iniziative eclatanti di protesta, serve un tavolo di confronto immediato con il Ministero dell’Economia e con la Banca d’Italia; ci devono dare risposte concrete”.

“La situazione è paradossale ed è divenuta insostenibile. Al momento siamo fermi alle promesse fatte mesi fa dal Governo, che già erano insufficienti. In realtà non si sono realizzate nemmeno quelle” – sottolinea l’avv. Marco Carollo, responsabile dell’Ufficio Legale Nazionale di Confedercontribuenti.

“E’ incredibile, – prosegue l’avv. Carollo, – invece di essere tutelati dalle istituzioni con un intervento concreto, ormai sono gli stessi risparmiatori a proporre soluzioni tecniche all’Unità di crisi presso la Banca d’Italia. Non si può proseguire in questo modo, a questo punto aumenteranno i cittadini truffati che decideranno di rivolgersi ai Tribunali, senza attendere le risposte che il Governo non sta fornendo”.

E se è grave quanto disgustosa l’assenza d’azione del governo Renzi, c’è all’orizzonte un altro drammatico problema, rispetto il quale addirittura la rapina ai risparmiatori delle quattro banche fallite diventa una baggianata. Lo spettro della messa in liquidazione dei nuovi istituti.

“Le obbligazioni subordinate erano state annullate nell’ambito della procedura di bail-in, che prevedeva l’acquisto delle nuove quattro good-bank da parte di altri istituti, entro il 30 aprile. Il sacrificio delle obbligazioni subordinate era stato giustificato – dal governo Renzi – per consentire tali acquisti; invece non vi è stata alcuna offerta ed è ormai chiaro che anche questo termine decorrerà invano. A questo punto non si può escludere nulla, nemmeno che le quattro banche finiscano in liquidazione. Ed in questo caso, a rischiare saranno tutti, non solo gli investitori, ma anche i risparmiatori e di correntisti” – conclude l’avv. Carollo.

Per tali motivi, Confedercontribuenti mette a disposizione dei cittadini i propri consulenti legali, per chi avesse bisogno di tutela e per il coordinamento delle prossime iniziative comuni: info@confedercontribuenti.it  06/98356829


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