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Il premier – sostiene il presidente Carmelo Finocchiaro – appare sempre più al servizio degli industriali di Viale dell’Astronomia. Si vada avanti con il Superbonus 11%, salvaguardando le tantissime piccole e medie imprese italiane del settore edile”

Fonte: Ufficio Stampa Confedercontribuenti

Draghi sempre più al servizio della Confindustria”. È quanto ritiene il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, sulla scorta di quanto di “grave sta accadendo, considerato che con la manovra e con il decreto sostanzialmente si impone alle imprese edili, che ormai da anni lavorano nel campo del sismabonus e dell’ecobonus, di adeguarsi e di avere l’attestazione SOA (il documento che dimostra i requisiti economico-organizzativi dell’impresa), tra l’altro in tempi brevissimi e con un volume di affari molto alto”.

Questo stato di cose dimostra – aggiunge il presidente Finocchiaro – che si vuole continuare a ridurre le piccole e medie imprese a sub-appaltatrici per le grandi imprese che, appunto, hanno la certificazione di qualità e la SOA, ma che sostanzialmente di qualità e di SOA non se ne fanno nulla perché fanno ormai i gestori e i finanziatori di tutte quelle operazioni realizzate a prezzi stracciati e a sub-appalti ormai assolutamente ingestibili”.

Ancora una volta – prosegue il presidente di Confedercontribuenti – questo governo dimostra quanto sia al servizio del signor Bonomi, presidente di Confindustria, e non certo della piccola e media impresa italiana nel settore edile che lentamente, in questi giorni, in questi mesi e in questi anni, sta tentando di riprendere la propria attività, anche grazie al superbonus 110”.

Da tali scelte emerge che il signor Draghi non sa come distruggere l’economia dei ‘piccoli’ e non sa come fare materialmente per cercare di massacrare (senza ombra di dubbio) tutto il tessuto produttivo diffuso nel nostro Paese. Allora questo è un ulteriore atto che ci fa comprendere quanto non sia più possibile dare credito a un uomo che rappresenta solo i grandi potentati economici”. “Pertanto – conclude Carmelo Finocchiaro noi di Confedercontribuenti chiediamo di tornare indietro rispetto a questa scellerata politica e consentire, invece, che si vada avanti nel lavoro del superbonus 110 e poi che vengano rese in modo automatico sia le qualifiche e sia i fatturati per qualificare tante piccole imprese italiane”.