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Confedercontribuenti: “bene il superbonus edilizio, ma le imprese rischiano il fallimento per responsabilità delle banche”

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Il presidente Carmelo Finocchiaro ribadisce che la norma sul superbonus edilizio sta consentendo una seria ripresa del lavoro delle imprese di costruzione e il risanamento del patrimonio edilizio italiano. Ma denuncia il ruolo negativo giocato dalle banche che, acquisito il credito d’imposta ceduto dalle imprese per i lavori effettuati, fanno passare mesi e mesi per erogare le somme alle imprese

Fonte: Ufficio Stampa Confedercontribuenti

La Confedercontribuenti chiede un intervento urgente della magistratura affinché si faccia luce sul metodo attuato dagli istituti di credito e anche al ministero delle Finanze nel dare attuazione alle norme che regolano una misura importantissima come il superbonus edilizio, che serve per il rilancio dell’economia e che non può, dunque, essere affossata da un sistema bancario inetto e di continuo ostacolo per le imprese italiane.
A denunciare questa situazione è Carmelo Finocchiaro, presidente di Confedercontribuenti: “La norma sul superbonus edilizio – afferma – sta consentendo una seria ripresa del lavoro delle imprese di costruzione e il risanamento del patrimonio edilizio italiano. Ma «malissimo» il ruolo giocato dalle banche, Intesa San Paolo e Unicredit in testa, che, acquisito il credito d’imposta ceduto dalle imprese per i lavori effettuati, fanno passare mesi e mesi per erogare le somme alle imprese, pur trattenendosi ingenti somme a titolo di interessi che vanno dal 10% al 18% anticipati, a seconda del tipo di bonus”.
“Se le banche continuano con questo metodo – conclude il presidente Finocchiaro – si rischia di fare fallire tante piccole e medie imprese che hanno effettuato i lavori senza essere state pagate dalla banca cui hanno ceduto il credito ricevuto dal cliente per conto del quale i lavori sono stati eseguiti”.