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Con Talete nasce la filosofia

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di Gianni De Iuliis

«L’affermazione di Talete essere l’acqua l’assoluto o, come dicevano gli antichi, il principio, segna l’inizio della filosofia, perché in essa si manifesta la coscienza che l’essenza, la verità, ciò che solo è in sé e per sé, è una sola cosa. Si manifesta il distacco dal dato della percezione sensibile; l’uomo si ritrae da ciò che è immediatamente» (Hegel)

«La filosofia greca sembra aver inizio con un’idea inconsistente, la proposizione che l’acqua è l’origine e il grembo materno di tutte le cose […] la frase asserisce qualcosa sull’origine delle cose […] lo fa in guisa immaginosa e senza favoleggiamenti; […] benché unicamente allo stato larvale, in essa è racchiuso il pensiero: tutto è uno. Il motivo indicato per primo lascia Talete ancora in compagnia dei religiosi e dei superstiziosi; il secondo lo snida da questa compagnia e ci mostra in lui il naturalista, il terzo motivo fa però di Talete il primo filosofo greco. Se avesse detto: dall’acqua viene la terra, avremmo soltanto un’ipotesi scientifica, fallace ma difficilmente confutabile: egli però andò oltre lo scientifico.» (Nietzsche)

Talete (640/625 a.C. – 547 a.C.) probabilmente non scrisse nulla in vita. E comunque nessun suo scritto ci è giunto a oggi. Abbiamo citato Hegel e Nietzsche che hanno confermato il fatto che con Talete nasce la Filosofia. Secondo Hegel poiché l’acqua diventa un assoluto mediante cui si celebra il distacco dal dato sensibile; secondo Nietzsche poiché con Talete si manifesta nella cultura occidentale una prima forma di monismo per cui il tutto è uno, andando oltre una semplice ipotesi scientifica.
(3. Continua)