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Come sono stati rappresentati i cani nella storia dell'arte. Una mostra 

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Il cane come ‘migliore amico dell’uomo’ ma anche percorso nella pittura e nell’arte. Una prima grande mostra si terrà a Torino, dal 20 ottobre al 10 febbraio a La Venaria Reale di Torino, sulla rappresentazione del cane nella storia dell’arte, con una raccolta di manufatti, sculture, dipinti, incisioni, disegni e fotografie opera di specialisti animalisti e di alcuni fra i massimi artisti di tutti i tempi, dall’età classica ad oggi.

La mostra, nata da un’idea di Fulco Ruffo di Calabria, ha come tema la costante presenza del cane nell’universo figurativo occidentale. Nonostante sia stato per lo più un motivo accessorio nella pittura di storia, questo compagno fedele dell’uomo si è guadagnato nel tempo una sua propria autonomia iconografica. Secondo solo alla figura umana, il cane è infatti l’animale più rappresentato nella storia dell’arte, a dimostrazione del profondo legame affettivo ed empatico che li unisce, travalicando sovente gli aspetti del decoro formale.

In tale contesto, La Venaria Reale di Torino, che fu per secoli il teatro di caccia dell’aristocrazia Sabauda, sarà il luogo più adatto a ospitare questa mostra sull’iconografia canina.

Un’esposizione articolata in cinque grandi sezioni: Cani nell’antichità, con sculture e manufatti della civiltà greco-romana; Cani in posa, con ritratti di cani, in posa o in azione (XVI-XXI secolo); Cani, uomini e donne in posa, ove uomini, donne e bambini sono ritratti a fianco di uno o più cani (XVI-XXI secolo); Cani in scena, ove il cane è inserito all’interno di episodi storici, di vita reale, religiosa o allegorica, come presenza costante accanto alla vita dell’uomo (XVI-XXI secolo); Cani immaginari, ove l’immagine del cane è trasfigurata attraverso la fantasia degli artisti, compreso il mondo del fumetto (XVI-XXI secolo).

Prestigiosa la serie di capolavori esposti, a partire dal pompeiano Cave Canem del Museo Archeologico di Napoli, provenienti da importanti musei nazionali ed internazionali, come i Musei Vaticani, gli Uffizi, la Reggia di Caserta, i Musei Civici di Trieste, il Palazzo Chigi di Ariccia, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, il Museo Archeologico Antonio Salinas di Palermo, eccetera. Presenti nella storica dimora di Torino opere di insigni artisti tra ‘500 e ‘700, come Jacopo Bassano, Frans Snyders, Luca Giordano, Sebastiano Ricci, Giovan Battista Tiepolo, Antonio Canova, fino a contemporanei come Eliott Erwitt, Keith Haring e molti altri.

La mostra, realizzata in coproduzione dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, vede la partecipazione dell’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiano) che curerà uno spazio all’interno dei Giardini della Reggia di Venaria. L’organizzazione di raduni ed iniziative animeranno una sede progettata come naturale luogo di svago e di piacere legato all’arte venatoria, una delle attività umane di cui il cane è emblema principe per antonomasia.

Vedi: Come sono stati rappresentati i cani nella storia dell'arte. Una mostra 
Fonte: cultura agi


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