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Come sarà il Natale nelle città italiane, tra mascherine e luminarie

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AGI- Che Natale sarà nelle grandi città italiane? Alla vigilia della festa dell’Immacolata che tradizionalmente inaugura il periodo dei regali, degli addobbi e delle luminarie, AGI ha realizzato una prima panoramica sui preparativi per le festività.

Il secondo Natale dell’era post Covid ripropone l’obbligo delle mascherine all’aperto quasi ovunque per le vie dello shopping, ma grazie ai vaccini e al Super green pass si annuncia molto meno restrittivo anche per negozi e ristoranti. Tornano quindi i mercatini e l’accensione di alberi nelle piazze, da Torino a L’Aquila: ci sono ordinanze anti-assembramento in molte delle strade più frequentate di Roma e Napoli, controlli capillari sui bus come a Bologna, e qualche ‘leggerezzà nel rispettare le misure anti-Covid a Cagliari.

Il black friday ha già dato segnali di ripresa del commercio come a Milano e ora i negozi si attrezzano per fronteggiare resse e richieste last minute. Solo due zone d’Italia, il Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano, affronteranno il ponte dell’Immacolata in giallo; ma Veneto, Lazio, Calabria, Lombardia, Marche e Valle d’Aosta non sono lontani dal giro di vite e dovranno monitorare i dati nelle prossime settimane.

Milano

“Milano è piena e viva”, ci saranno controlli a campione sui mezzi pubblici e la mascherina obbligatoria in alcune vie del centro, quelle dello shopping. Luminarie e addobbi in oltre 200 vie. E un mercatino in piazza del Duomo, con le luci che si riaccendono dopo due anni di stop, con 34 baite decorate con frasche, festoni rossi e luci e 64 espositori con prodotti di artigianato e le specialità gastronomiche delle feste. Sarà un Natale “quasi” come quelli del passato “anche se siamo in giro con la mascherina, ma è necessario così” aveva spiegato il sindaco, Giuseppe Sala.

La città si prepara alle feste senza restrizioni eccessive ma nel rispetto di tutte le misure anti contagio. Da dire che qui i preparativi sono in fase avanzata perchè l’atmosfera si scalda già con la celebrazione di Sant’Ambrogio, patrono della città, il giorno 7. Al mercatino di piazza del Duomo non è previsto un contingentamento degli ingressi anche perchè l’area è molto vasta, ma come richiesto dalla normativa anti-Covid, ci sarà grande attenzione ai dispositivi di protezione: i punti vendita metteranno a disposizione dei visitatori gel sanificante e mascherine. E gli operatori del mercato (in possesso di green pass) indosseranno la mascherina.

Questa è richiesta all’aperto a tutti, proprio nelle vie del centro. l’ordinanza che la prevede è stata firmata dal sindaco il 27 novembre ed è valida fino al 31 dicembre. Le vie comprese nel provvedimento sono piazza Castello, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio, via Orefici, via e piazza Mercanti, piazza del Duomo, Galleria e corso Vittorio Emanuele II e piazza San Babila. Insomma, la lunga passeggiata che dal Castello Sforzesco porta fino a San Babila. Con questa ordinanza Milano si prepara a salvare il Natale, aveva osservato il primo cittadino, parlando della ‘mini strettà che alla fine non penalizza nessuno: alla mascherina ci siamo abituati.

A controllare il rispetto dell’ordinanza, le forze dell’ordine e in particolare la polizia municipale. Mano leggera nei primi giorni, poi scattano le sanzioni: 280 euro se si paga entro cinque giorni o 400 euro in caso di mancata ottemperanza. Aumentano i controlli dei Green pass anche sui mezzi pubblici, fatti a campione, come ha spiegato il prefetto, Renato Saccone. Il piano, sottolinea, “prevede l’estensione di controlli già in corso sui luoghi di lavoro e sulle attività”, la Guardia di Finanza “avrà settori specifici di competenza, come impianti sportivi, sciistici, cinema, teatri”.

“È un piano che punta alla prevenzione, speriamo che le sanzioni siano poche perchè puntiamo a prevenire”, dice. Insomma, aggiunge il prefetto, “non intendiamo essere vessatori con ristoratori e albergatori, facciamo leva sul virtuosismo di questi soggetti”.

“Questo lavoro andrà avanti fino al 15 gennaio” e “sarà un piano che non distoglie forze dal controllo del territorio”. “Dobbiamo far fronte alla quarta ondata. Impegneremo importanti risorse perchè crediamo che sia ancora possibile mantenerci in zona bianca. Crediamo in un bianco Natale”.

Torino

Tornano a Torino i simboli del Natale, ma senza il tradizionale mercatino di piazza Castello, perchè, come ha ricordato nei giorni scorsi il sindaco, Stefano Lo Russo, “la pandemia è tutt’altro che finita”. Tornano l’albero, quest’anno collocato in piazza Vittorio Veneto, le installazioni luminose di ‘Luci d’artista’ e le iniziative culturali.

Ma l’obbligo è d’indossare la mascherina anche all’aperto sia in centro sia nei luoghi della movida notturna e in tutte le aree affollate a rischio assembramento. L’obbligo è scattato il 2 dicembre e sarà in vigore fino al 15 gennaio, salvo proroghe. La decisione del sindaco è stata presa in accordo con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e condivisa dall’Asl Città di Torino.

“Nei giorni scorsi, in accordo con tutte le altre autorità – spiega Lo Russo – ho firmato l’ordinanza per le mascherine anche all’aperto nella ZTL, nelle aree mercatali, nelle aree della cosiddetta movida e in tutte le aree a rischio assembramento. L’intento non vuole essere solo sanzionatorio ma soprattutto preventivo. Solo con il buon senso e con lo sforzo di tutti possiamo infatti tutelare la salute di ciascuno”.

In particolare, nell’area della Ztl centrale il provvedimento è in vigore h24, mentre nelle zone della movida il divieto va dalle 17 alle 6. Mascherine anche nelle aree mercatali e di libero scambio sul territorio cittadino in orario di apertura.

E ancora in tutte le aree di affluenza, aggregazione e assembramento come gallerie e centri commerciali, luna park, feste di via, cortei e manifestazioni, fermate dei mezzi di trasporto pubblico, scuole e stadi. I trasgressori rischiano una sanzione che va da 400 a mille euro. Incaricato del controllo è il personale della polizia locale e delle altre forze di polizia.

“Per far rispettare queste prescrizioni – spiega Lo Russo – aumenteranno i controlli. Ritengo che l’obbligo della mascherina rappresenti una misura di protezione a tutela non solo del singolo cittadino, ma lo è per tutta la comunità”. Mascherine obbligatorie all’aperto anche ad Asti, dove fino al 19 dicembre, si svolge il Magico paese di Natale nelle terre Unesco, uno dei più grandi d’Europa. Il provvedimento riguarda l’area in cui si trovano le 200 casette del mercatino, ma anche il resto del centro storico e i mezzi pubblici della città.

Bologna

Mascherina e green pass in tasca, anche se non obbligatorio in spazi non contingentati per le visite ai mercatini di Natale a Bologna e in Emilia-Romagna, con un occhio agli aggiornamenti su siti e social per tenere d’occhio le ultime segnalazioni relative alla pandemia.

Sotto le Due Torri, dove fino al prossimo 9 gennaio è in vigore l’ordinanza del sindaco Matteo Lepore con l’obbligo di indossare la mascherina nel centro storico anche all’aperto e al divieto di manifestazioni pubbliche, si va dalla storica Fiera Santa Lucia di Strada Maggiore con bancarelle con dolciumi, decorazioni e giocattoli, dedicata ai più piccoli lungo gli storici portici, al Villaggio di Natale Francese in piazza Minghetti (fino al 19/12) con delizie tradizionali d’oltralpe e oggetti e idee regalo rigorosamente ‘made in France’ (oltre 80 i tipi di formaggi in vendita, da abbinare a una vasta gamma di vini d’Oltralpe), ai mercatini solidali, al tradizionale mercatino con gli artigiani locali in via Altabella.

Ci sono cose per tutti i gusti, mentre in piazza Nettuno si accenderà nel pomeriggio l’albero di Natale, ma senza cerimonie per evitare assembramenti. è un abete alto 22 metri, uno dei più imponenti che la piazza abbia ospitato, donato anche quest’anno dal Comune di Lizzano in Belvedere. L’albero, prelevato in località Cà Berna alle pendici del Corno alle Scale, era un esemplare pericolante, scelto perchè doveva essere abbattuto.

Firenze

Un dicembre diviso tra luminarie e mascherine, fiducia e prudenza: Firenze si abbellisce in vista delle feste natalizie ma impone l’obbligo di mascherina all’aperto nel centro storico per evitare la risalita dei contagi. Questa la ricetta scelta dall’amministrazione comunale per affrontare in sicurezza il secondo Natale in pandemia senza penalizzare i consumi e la vita cittadina.

Anche perché Firenze a dicembre con le sue mille luci, i mercatini, la ruota panoramica e i numerosi eventi richiamerà in strada migliaia di persone, tra residenti e turisti.

“Visto il peggioramento della situazione legata al Covid – spiega il sindaco di Firenze, Dario Nardella, pochi giorni fa – e il probabile maggior afflusso di persone per il tradizionale shopping natalizio nelle strade e piazze del centro abbiamo introdotto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto dove è più probabile l’alta affluenza e il rischio di non mantenere il necessario distanziamento”.

Roma

Gli acquisti in vista del Natale anche quest’anno a Roma saranno all’insegna delle norme di prevenzione del contagio da Covid. Oggi si apre il lungo ponte che porta alla festa dell’Immacolata, e da questa mattina è in vigore l’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri che obbliga a utilizzare la mascherina anche all’aperto nelle vie dello shopping, in particolare nel centro storico, in zona Prati e in una porzione del quartiere Africano.

Il dettaglio delle strade interessate dal provvedimento: quelle del Tridente, (via del Corso, via di Ripetta, via del Babuino, piazza di San Lorenzo in Lucina, piazza del Parlamento, piazza San Silvestro, largo Chigi, largo Carlo Goldoni, piazza di Spagna, piazza del Popolo, via della Croce, via dei Condotti; via Borgognona e via Frattina); in Prati via Cola di Rienzo, via Marcantonio Colonna, via Fabio Massimo, piazza Cola di Rienzo, via Ottaviano, viale Giulio Cesare, via Candia. E poi a viale Libia.

Non solo mascherine. Già da una settimana è attivo un dispositivo messo a punto dalla Prefettura assieme alle istituzioni locali per le chiusure temporanee di queste stesse strade qualora si registrasse una eccessiva concentrazione di persone. Agenti delle forze dell’ordine, vigili e personale della Protezione Civile all’occorrenza transennano le strade per impedire nuovi accessi e favorire il deflusso. Un sistema già sperimentato in occasione di alcun eventi ed in estate nelle piazze della movida per provare a limitare gli assembramenti.

La risalita dei contagi impone le doverose cautele. Ma con il progredire della campagna vaccinale almeno il centro storico è tornato a vivere. In estate i contraccolpi economici della pandemia di Covid in centro si erano fatti evidenti: pochi turisti e numerosi negozi chiusi, così come buona parte degli hotel. A via del Corso alcuni negozi chiudevano due ore per la pausa pranzo, cosa impensabile prima della pandemia.

Tra i simboli più evidenti di questa crisi la Galleria Alberto Sordi a piazza Colonna, in pieno centro, dove una libreria ed alcuni caffè sono gli unici superstiti di una serrata che ha riguardato quasi tutte le attività commerciali.

Il black friday della scorsa settimana ha portato un aumento delle vendite superiore al 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, complice le minori restrizioni e il ritorno di parte dei turisti, soprattutto quelli stranieri.

Le associazioni dei commercianti lamentano che la promozione di fine novembre dovrebbe durare solo per pochi giorni, non fino a 10 come ormai accade, perchè sostengono solo la grande distribuzione può reggere l’urto di un periodo prolungato di ribassi al i fuori dei saldi, che partiranno il 5 gennaio. Le vie del centro intanto si preparano ad accogliere romani e turisti.

A via Condotti, le luminarie sono state accese già la scorsa settimana, così come a Borgo Pio a due passi da San Pietro. L’8 dicembre arriverà l’accensione dell’albero di Natale allestito come da tradizione dal Campidoglio a piazza Venezia. Dal 30 novembre è in corso di allestimento un abete di 25 metri, sarà decorato da 800 palline. A sponsorizzare l’iniziativa quest’anno è la Fao, con messaggi sugli obiettivi per una generazione a ‘fame zero’.

Napoli

L’Immacolata, con la tradizionale offerta di un mazzo di fiori da parte dell’arcivescovo alla Madonnina che domina la guglia dell’obelisco ‘700esco di piazza del Gesù, segna a Napoli l’avvio delle feste natalizie. La città per la verità è già gremita di turisti dal ponte di Ognissanti, e le luminarie, questo anno finanziate dalla Camera di Comemrcio con circa 2 milioni di euro, sono da settimane posizionate in piazze e strade dello shopping, non senza polemiche sul loro valore artistico. “Il turismo è l’oro di Napoli – sottolinea l’assessore comunale al settore, Teresa Armato – la città offre arte cultura, artigianato, food e commercio di qualità, bisogna puntare su questi asset”.

Le prime stime del Natale inducono all’ottimismo per la regione, e soprattutto per il capoluogo campano, che è il maggiore attrattore di presenze. “Nonostante la pandemia e la susseguente crisi economica c’è una ripresa e una spinta all’acquisto da parte dei consumatori – conferma all’AGI Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania – le nostre previsioni per le festività natalizie volgono dunque all’ottimismo, specie rispetto al 2020, ovviamente, ma anche rispetto al 2019. Le stime del nostro osservatorio vedono una crescita di circa il 12% rispetto al 2019, anno di riferimento più appropriato, visto che 12 mesi fa eravamo in piena pandemia e c’erano varie chiusure”.

Il Covid, però, non dà tregua e ha indotto l’amministrazione retta da Gaetano Manfredi ad anticipare all’ultima settimana di novembre l’ordinanza che istituisce il senso unico pedonale in via San Gregorio Armeno, la strada dei pastori, uno stretto vicolo perpendicolare al Decumano maggiore in cui si concentrano le poche decine di artigiani che da secolo portano avanti la tradizione delle statuine di terracotta. La polizia municipale ha anche la facoltà di chiudere l’arteria e altre limitrofe al flusso dei passanti, se ritiene che ci sia un rischio contagio. La mascherina in strada resta un obbligo, mai abbandonato conme ribadisce sempre il presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

Nonostante un black friday non proprio esaltante, senza code all’inizio neppure davanti ai negosi di elettronica, per Schiavo adesso “le persone hanno desiderio di acquistare. Stimiamo che spenderanno 241 euro pro capite rispetto al 2019 la cui media si fermava a 218. In testa c’è la gastronomia (cibo, vino, dolci) sia come regalo che in virtù della voglia di godersi Natale e Capodanno con i cenoni. cresce di più la spesa pro capite. Al secondo posto abbigliamento e moda, al terzo la tecnologia e al quarto i giocattoli, che invece nel 2020 era al primo posto”.

Il valore degli introiti previsti per le 550mila imprese a attività commerciali in Campania “è circa 1.3 miliardi di euro, in aumento del 30% rispetto al 2019 – aggoiunge – una stima fatta a inizio dicembre a cui probabilmente dovremo togliere 200 milioni di mancati incassi dal turismo. Un calo negli ultimi 10 giorni dovuto al super green pass, che riduce il numero di turisti che avrebbero speso circa 150 euro a testa in shopping e cibo. Con il nuovo documento verde, infatti, molti turisti stranieri hanno cambiato meta dal momento che nei loro Paesi non è ancora prevista la terza dose o non è stata somministrata”.

Confesercenti, però, come l’Associazione Pizzaioli Napoletani e l’Abbac, che riunisce i gestori di B&b, è convinta che il super Green Pass sia una garanzia per la sicurezza dei locali e dei clienti e soprattutto per scongiurare la chiusura in un momento di ripresa, e per questo chiede più controlli. La prefettura ha già attivato il tavolo. Intanto, la ressa nei negozi ancora non c’è, mentre ristoranti, trattorie, pizzerie e locali di street food continuano a fare affari d’oro.

L’Aquila

Tra la novità del super green pass e l’aumento dei contagi registrato nei giorni scorsi, l’Abruzzo si prepara a un Natale in sicurezza anche sulle piste da sci. Nessuna ulteriore restrizione prevista sinora e una situazione ben diversa da quella di un anno fa che ha portato anche il Comune dell’Aquila a organizzare una serie di eventi. Quello più importante da oggi al primo gennaio 2022, ospitato nella cornice di Piazza Duomo a L’Aquila, cuore pulsante del Natale Aquilano, ci sarà il Villaggio di Natale, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20.

Un’iniziativa promossa dagli assessorati al Turismo ed al Commercio del Comune dell’Aquila. Nelle tipiche casette di legno, che sapranno ricreare un piccolo villaggio, si respirerà una magica atmosfera natalizia, con profumi e colori tipici di questo speciale periodo. La qualità dei prodotti e la professionalità degli operatori saranno a garanzia di questo evento tutto da scoprire.

Bari

Anche quest’anno, nel rispetto delle restrizioni sanitarie che hanno fortemente ridimensionato il programma di iniziative promosse dal Comune, a partire da domenica 5 dicembre Bari sarà animata da una serie di eventi rivolti ad adulti e bambini per allietare le festività, con l’obiettivo di offrire a tutti i cittadini momenti di svago da trascorrere in sicurezza.

Per sostenere le attività commerciali, l’amministrazione, in collaborazione con i cinque Municipi, ha realizzato una serie di allestimenti su strade e piazze in tutti i quartieri della città. Un percorso di luce disegna il profilo della muraglia, di corso Vittorio Emanuele e del lungomare di Crollalanza, mentre piazza del Ferrarese ospita il bosco di Natale allestito a cura di Amgas con il grande Albero di Natale. L’accensione dell’Albero di Natale si terrà, come da tradizione, il 6 dicembre. Nel pomeriggio dello stesso giorno si apriranno al pubblico i mercatini di Natale promossi dall’assessorato allo Sviluppo economico e allestiti in via Venezia e piazza Mercantile.

In centro un tappeto di luci aeree illuminerà le vie dello shopping – via Sparano, via Argiro e via Manzoni – mentre nei diversi quartieri i Municipi stanno procedendo all’allestimento delle luminarie nelle principali strade e piazze.

L’8 dicembre in piazza Umberto il Villaggio di Babbo Natale, con i suoi fantastici elfi, apre le porte al pubblico con attività ludiche e ricreative pensate in particolare per i più piccoli e per le loro famiglie: ogni giorno, dalle ore 16 alle 22, si terranno letture, laboratori, proiezioni di film, racconti animati, spettacoli di teatro di figura e tanto altro. Il sabato e la domenica gli eventi andranno avanti per tutto il giorno (ore 9-22). I più piccoli potranno incontrare Babbo Natale tutti i giorni, dall’8 al 24 dicembre.

L’inaugurazione del Villaggio di Babbo Natale, nel corso della quale sarà acceso anche l’albero di luminarie artistiche, è in programma mercoledì 8 dicembre alle ore 18. Il 5 e 6 dicembre, inoltre, dalle 8 alle 22, in vie e piazze del centro è stato istituito il divieto di transito veicolare: sono esclusi i mezzi di soccorso e di forza pubblica.

Per le celebrazioni liturgiche all’interno della Basilica di san Nicola, i fedeli potranno accedere fino alla capienza massima consentita e potranno accedere all’area solo attraverso specifici varchi d’ingresso. Non mancheranno nemmeno le aperture straordinarie dei mercati in occasione delle domeniche, durante il periodo natalizio, in via Vaccarella, via Salvemini, via Madre Teresa di Calcutta, via Portoghese e via Salvemini, senza dimenticare i quartieri di Santo Spirito, Torre a Mare (l’8 dicembre) e San Paolo.

Cagliari

Natale ‘in mascherinà a Cagliari, almeno nelle vie del centro, anche se il capoluogo e il suo hinterland sono tra le zone meno colpite d’Italia dalla recrudescenza della pandemia. E forse per questo molti ignorano l’ordinanza del sindaco, Paolo Truzzu, e girano tranquilli a volto scoperto nelle vie dei negozi e nelle piazze della movida dove, peraltro, almeno nel primo giorno di vigenza delle nuove disposizioni, nessuno prende provvedimenti. Forse la strategia iniziale si basa sulla moral suasion delle pattuglie delle forze dell’ordine, non molte peraltro, che si aggirano in auto per le vie del centro. Si vedrà nei prossimi giorni.

Di fatto la ‘minaccia Omicron’ ha indotto le autorità cittadine alla prudenza che si è tradotta in una serie di semplici prescrizioni forse troppo articolate nella tempistica e logistica di applicazione che probabilmente creeranno un po’ di confusione, ma sicuramente non influiranno sul clima festivo che già si vive in città tra luminarie e mercatini.

L’obbligo – per chi lo vuole rispettare – è quello di proteggere naso e bocca con gli appositi dispositivi anche all’aperto, in particolare nei festivi e prefestivi e nei fine settimana, oltre che a ridosso di Natale e Capodanno e negli orari di maggior affollamento, nelle vie dello shopping e in quelle più frequentate della città. La prescrizione vale anche per il lungomare del Poetto. “Dobbiamo assolutamente evitare che la Sardegna passi in zona gialla”, ha spiegato il primo cittadino anche lui di recente vittima del virus e quindi costretto a casa, “in modo da impedire nuove chiusure e far trascorrere a famiglie e commercianti un Natale in serenita”.
Source: agi


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