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Bilancio allo sprint finale. Dalle misure per il lavoro al voucher occhiali

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di redazione

Con la seconda votazione, prevista dal regolamento della Camera, del testo nella sua interezza, sul quale si è abbattuta la scure della Ragioneria a fronte di 80 emendamenti approvati in commissione, ed il passaggio al Senato, dove non occorre una seconda votazione, la legge di bilancio per il 2021 è davvero giunta in dirittura d’arrivo.

Grande soddisfazione per il lavoro svolto dalla Camera dei deputati, che si è concluso domenica sera, è stata espressa dal presidente Roberto Fico. “Grazie alla collaborazione tra tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e opposizione, è stato fatto un lavoro significativo e approfondito che conferma il ruolo trasformatore del Parlamento – ha scritto Fico in una nota diffusa ieri – L’attività nella commissione Bilancio si è svolta in un clima propositivo, e produttivo. Lo dimostrano i numeri: 307 gli emendamenti approvati, di cui circa il 10% con un consenso unanime. Poco più della metà degli emendamenti approvati viene dalla maggioranza, il 18% dall’opposizione, il 7% è condiviso da ambo le parti, gli altri provenienti da relatori e governo.

Solo con uno spirito genuinamente costruttivo – conclude la nota del Presidente della Camera – possiamo fare un servizio al Paese, ed è quello che è avvenuto in queste settimane. Spero che lo stesso atteggiamento possa proseguire nei prossimi mesi, perché c’è ancora da lavorare per tirare l’Italia fuori dalla crisi sanitaria ed economica”.

L’esame di palazzo Madama, iniziato oggi, si concluderà domani o, al massimo, mercoledì 30, con il voto sulla questione di fiducia che certamente verrà posta dal governo. In Senato i numeri sono risicati ma, secondo tutti gli osservatori, la maggioranza non corre rischi. Quindi, con la pubblicazione, entro il 31, sulla Gazzetta Ufficiale, la manovra diventerà legge, scongiurando l’ipotesi dell’esercizio provvisorio.

È chiaro che, a causa dell’estrema ristrettezza dei tempi, il Senato dovrà contingentare i tempi per la discussione generale e non ci sarà spazio per emendamenti e proposte correttive, quindi, di fatto, le possibilità di intervento sulla manovra quest’anno rimarranno concentrate in quanto operato dalla Camera.

Infatti, ogni eventuale nuova modifica che i senatori volessero apportare, costringerebbe a riportare il testo alla Camera per una una terza lettura, anche  se limitata agli emendamenti introdotti da Palazzo Madama. Ciò provocherebbe, più che il rischio, praticamente la certezza che la legge di Bilancio non venga approvata entro il termine ultimo del 31 dicembre, provocando il ricorso all’esercizio provvisorio. Un’ipotesi impensabile nelle attuali condizioni del Paese, l’ultima volta in cui si dovette ricorrere all’esercizio provvisorio risale alla fine degli anni Ottanta.

La manovra fiscale complessiva impegna una spesa di 40 miliardi di euro, dei quali  circa 7 miliardi sono destinati alle misure per il lavoro e l’occupazione.

La legge di bilancio 2021 prevede infatti nuove, importanti misure per il lavoro, come la conferma del blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo e, sempre fino a fine marzo, la conferma delle deroghe alle causali del decreto dignità su proroghe e rinnovi di contratti a termine.

Prevista la proroga di altre 12 settimane, gratuite per le imprese, della cassa integrazione d’emergenza.

Da gennaio 2021 a dicembre 2022 vengono introdotti sgravi triennali al 100% per chi assume under 35, entro un tetto massimo di 6 mila euro l’anno; l’esonero sale a 48 mesi per i contratti stabili nelle regioni del Sud, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Lo stesso incentivo al 100% è previsto anche per l’assunzione nel Sud di donne disoccupate o, al Centro e nel Nord, di donne senza un impiego da almeno 24 mesi.

Tra le principali novità del bilancio 2021 ci sono, poi, l’assegno unico per i figli; gli incentivi per l’acquisto di automobili; la proroga del Superbonus 110% a tutto il 2022; l’aumento a 16 mila euro dei bonus mobili; il bonus bagno per sostituire docce e rubinetti; il credito d’imposta per gli chef e un nuovo voucher per gli occhiali da vista.


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