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BABY CHAMPIONS. QUARTI DI FINALE ALL’INSEGNA DEI GIOVANI DI TALENTO

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di Lorenzo Lavacca

È successo di tutto in questi primi match di andata dei quarti di finale di Champions League. Unica costante fissa è stata sicuramente il fattore giovani: Foden, Vinicius, Mount e Mbappè hanno consentito alle rispettive squadre di vincere la partita, dimostrando come il ricambio generazionale con gli alieni del passato, Messi e CR7 su tutti, sia ben più che avviato.

Nella serata di martedì spuntano le vittorie casalinghe di Real e City, rispettivamente 3 a 1 contro il Liverpool e di 2 a 1 contro il Dortmund. Decisivi i “millennials” Vinicius e Foden, autori di prestazioni importanti scandite da gol pesanti, soprattutto quello dell’inglese del City, che ha consentito alla squadra di Pep Guardiola di superare in extremis nei minuti finali il Dortmund, che al minuto 84 aveva trovato il gol del momentaneo 1 a 1 con Marco Reus su assist di un altro millennial, il classe 2000 Haaland.

Tutto facile, invece, per i blancos del Madrid, che si coccolano il loro talento brasiliano Vinicius e pongono le basi per il passaggio del turno che significherebbe l’accesso alla semifinale dopo 2 anni di digiuno europeo: nel primo tempo, i padroni di casa passano in vantaggio grazie alla rete proprio di Vinicius su assist panoramico di Kroos, che con una visionaria apertura scavalca la linea difensiva dei reds e mette il suo compagno di squadra a tu per tu con Alisson, uno dei 5 tasselli più fragili di una difesa estremamente vulnerabile. È proprio un altro di questi tasselli, cioè il terzino Alexander-Arnold, che al minuto 36 serve l’assist involontario ad Asensio, che con un pallonetto supera prima il portiere e poi appoggia in rete uno dei gol più facili della sua carriera: 2 a 0. Nella ripresa, spazio al gol della bandiera per Momo Salah, lasciato solo nell’area del Madrid, ma è solo un’illusione poiché dopo pochi minuti, precisamente al 65esimo, arriva il gol del definitivo 3 a 1 del solito Vinicius, autore dunque di una pesantissima doppietta che avvicina i blancos al passaggio del turno.

Nella serata di ieri, mercoledì, fa notizia la vittoria esterna per 3 a 2 del PSG contro il Bayern Monaco. Protagonista assoluto di serata è il francese Kylian Mbappè, autore di una doppietta (3’; 68’), coadiuvato anche dal lavoro del solito Neymar, che quando gioca risulta sempre decisivo, come quando serve l’assist per il momentaneo raddoppio firmato da Marquinhos al 28esimo. Nel secondo tempo è il Bayern che prova a fare la partita, e i bavaresi arrivano a pareggiarla al 60esimo su colpo di testa di Muller, trovato solo nell’area parigina da una pennellata di Kimmich, ma purtroppo per il padroni di casa è tutto inutile: al minuto 68 è ancora Mbappè a zittire i tedeschi, questa volta con una rasoiata imprendibile che beffa Neuer sul primo palo e rende ancora più amaro il risultato: ai bavaresi, infatti, servirà vincere con almeno due gol di scarto per poter passare il turno, altrimenti dovrà basarsi sui 3 gol incassati all’andata prima di poter fare qualunque calcolo.

Ultimo quarto di finale è stato Porto-Chelsea: la squadra di Tuchel passa per 2 a 0 con reti di Mount al 32esimo e di Chilwell all’85esimo, ipotecando il passaggio del turno. Anche ad Oporto, decidono il punteggio finale due giovanissimi calciatori del panorama calcistico inglese e non solo, in una due-giorni europea all’insegna dei nuovi campioni e del loro talento: l’era degli “alieni” Messi e CR7 sembra essere, a questo punto, superata.