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Atteso in settimana il decreto per estende l’obbligo di Green pass a tutti gli statali

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di redazione

Il testo del decreto è già pronto, mancano solo gli ultimi dettagli. Si attende in settimana, probabilmente giovedì prossimo, 16 settembre, la riunione del Consiglio dei ministri che, secondo le generali previsioni, dovrebbe approvare un decreto legge per estendere l’obbligo di Green pass, dopo i lavoratori della sanità e della scuola, a tutti gli statali. Tuttavia non c’è ancora la convocazione della “cabina di regia”, segno che non tutte le resistenze politiche sono state superate.
L’estensione dell’obbligo dovrebbe riguardare più di un milione e duecentomila lavoratori. Una scelta delicata e difficile che probabilmente sarà preceduta da un vertice tra il governo e i presidenti delle Regioni.
Ma sarà necessario anche un incontro tra Draghi e i partiti di maggioranza per sciogliere i nodi politici che ancora intralciano il cammino del provvedimento, della cui utilità il presidente del Consiglio è sostenitore convinto: “non si tratta di decidere il se – ha detto in conferenza stampa – ma a chi e quando estendere il Green pass”. La difficoltà principale è costituita dalla persistenti perplessità della Lega. Tuttavia l’influente ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha detto chiaramente che “il Green pass è una misura che serve” ed anche Matteo Salvini ha mostrato nelle ultime dichiarazioni una certa apertura all’estensione del certificato verde al pubblico impiego.
L’obbligo per gli statali dovrebbe entrare in vigore il 10 ottobre, come già deciso per il personale delle residenze per anziani da un precedente decreto che ha sancito l’obbligatorietà di Green pass per i lavoratori dei servizi di mensa, di pulizia e guardania di scuole e università.
L’obbligo di Green pass, forse anche con lo stesso decreto che riguarderà la pubblica amministrazione, potrebbe essere esteso anche ai lavoratori dei settori dove il certificato è già richiesto ai clienti, come trasporti, palestre, cinema, ristoranti, per i quali le maggiori perplessità provengono dai sindacati, che non sono contrari al Green pass ma chiedono tamponi gratuiti e sostengono di preferire l’obbligo vaccinale per tutti, per legge.