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Ancora tre settimane e l’Esecutivo Cio tratterà il caso Italia

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AGI – Tre settimane, tradotto in giorni solo 21, e il Comitato Olimpico Internazionale tratterà, salvo novità dell’ultimo momento da parte del governo italiano, un caso clamoroso: sospendere il Comitato Olimpico Nazionale Italiano dallo sport mondiale.

Perché pende questa spada di Damocle sullo sport italiano? Il Coni manca di autonomia, l’attuale legge lo ha svuotato delle proprie competenze e pertanto viola la Carta Olimpica. Il 27 gennaio potrebbe essere una data storica, ma in negativo, per lo sport del Belpaese. I membri dell’Esecutivo del Cio al punto ‘Noc’s’ (trattazione di problematiche dei Comitati olimpici nazionali) saranno costretti a discutere della situazione italiana che si protrae da ormai due anni dopo tante promesse sia verbali che cartacee.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a più riprese aveva avvertito di possibili clamorose sanzioni da parte del Cio, aveva esplicitamente detto: “stiamo scherzando col fuoco”, aveva cercato di tutelare l’immagine dell’Italia sportiva fuori dai confini nazionali. Altri ultimatum l’Esecutivo (il governo dello sport mondiale) presieduto da Thomas Bach – a fine settembre aveva avuto un botta e risposta a distanza con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, proprio sulla questione autonomia – non sembra intenzionato a darne.

C’è da dire che una sospensione non è una squalifica. La prima può essere revocata quando il soggetto sospeso ritorna a rispettare la norma o legge inizialmente violata (può essere convocato anche un Esecutivo ad hoc), la seconda deve rispettare una scadenza temporale. Il prossimo Esecutivo sarà a metà marzo a margine della Sessione che rieleggerà Bach numero uno del Cio. Le sanzioni, in questo caso per la violazione all‘articolo 27 della Carta Olimpica, (“i Comitati olimpici nazionali devono preservare la propria autonomia e resistere a pressioni di qualsiasi tipo, incluse quelle politiche, giuridiche, religiose o economiche”) sono regolate nel capitolo 6 dove sono indicate le procedure per arrivare alla redenzione.

Coni sospeso significherebbe che alle Olimpiadi di Tokyo non ci sarebbe la bandiera italiana, non verrebbe suonato l’Inno di Mameli (in caso di vittoria), le divise non potranno riportare la scritta ‘Italia’ e le medaglie rientrerebbero nel serbatoio degli Independent Olympic Athletes (Ioa). Nessuna squadra, nessun dirigente, nessun giornalista (il Cio non rilascerebbe accrediti ad un Comitato olimpico sospeso) ma solo atleti qualificatisi in forma individuale.

Le elezioni federali

Nel frattempo tra gennaio e marzo si concluderanno le elezioni federali per il prossimo quadriennio olimpico. Delle 44 federazioni nazionali sotto l’egida del Coni, la metà esatta (22) hanno riconfermato il presidente uscente. Non andranno alle elezioni le due federazioni degli sport invernali, Federsci e Federghiaccio e quindi all’appello ne mancano 20. La prima federazione che nel 2021 andrà alle urne sarà il Tiro con l’Arco il 23 e 24 gennaio a Roma con due candidati, Paolo Poddighe e il presidente uscente (dal 2001) Mario Scarzella.

Il 23 elezioni anche per la Federazione Pentathlon Moderno con ben cinque candidati: Enzo Arus, Fabrizio Bittner, Camillo Franchi Scarselli, il presidente uscente Valter Magini e Attilio Parisi. La Federazione Danza Sportiva eleggerà il nuovo presidente il 30 a Fiumicino. Il presidente uscente Michele Barbone non si ricandiderà e quindi la sfida sarà tra Antonio Antolini, Giovanni Costantino, Giuseppe Guaragnella ed Enzo Resciniti. Domenica 31 grande attesa per l’esito dell’assemblea elettiva della Federazione di Atletica Leggera che eleggerà il successore di Alfio Giomi. Candidati sono Roberto Fabbricini, Stefano Mei e Vincenzo Parrinello.

Febbraio si aprirà con le elezioni della Federazione Canottaggio il 6 e 7 a Roma con il presidente uscente Giuseppe Abbagnale candidato unico. Dopo il rinvio di novembre, il 13 febbraio elezioni della Federazione Cronometristi: candidati Gianfranco Ravà, presidente in carica, ed Antonio Cosimo Rondinone. La Federciclismo eleggerà il successore di Renato Di Rocco il 20 e 21 febbraio nel corso dell’assemblea elettiva prevista a Fiumicino (le candidature si chiuderanno il 12 gennaio). Hanno già presentato la candidatura alla presidenza Silvio Martinello, cinque volte campione del mondo e oro olimpico ad Atlanta ’96 nel ciclismo su pista, Daniela Isetti, attuale vicepresidente federale, Cordiano Dagnoni, già presidente del Comitato regionale Lombardia, e Fabio Perego. In quota vicepresidente, al fianco del candidato Martinello, c’e’ Norma Gimondi, avvocatessa, figlia di Felice e quattro anni fa già candidata alla presidenza nazionale.

Sempre il 21, toccherà al ritorno alle urne della Federazione hockey (a Ostia). Il 22 sarà il giorno delle elezioni della Federcalcio: il presidente uscente Gabriele Gravina si ricandida. Il 27 al ‘PalaPellicone’ al Lido Ostia sarà la volta del rinnovo dei consigli federali della Federazione Judo Lotta Karate Arti Marziali. La sfida alle urne sarà tra il presidente in carica Domenico Falcone che guida la Fijlkam dal 2014 e Felice Mariani, primo italiano a vincere una medaglia olimpica nel judo (Montreal ’76) nonché onorevole del Movimento 5 Stelle. Sempre l’ultimo sabato di febbraio ad Assisi si svolgeranno le elezioni della Federazione Pugilistica con il presidente in carica Vittorio Lai che non si ricandiderà.

Al PalaCongressi di Rimini si terrà anche l’assemblea elettiva della Federazione pallavolo che eleggerà il successore di Bruno Cattaneo. Unico candidato è l’attuale vicepresidente Giuseppe Manfredi. Domenica 28 all’Auditorium Parco della Musica di Roma il presidente Giorgio Scarso lascia la Federscherma e quindi dovrà essere eletta una nuova guida. Due i candidati, l’attuale vice presidente Paolo Azzi e Michele Maffei (oro a squadre a Monaco ’72). Il mese di marzo si aprirà con le elezioni della Federazione Tennistavolo nelle giornate del 6 e 7: due i candidati, Marcello Cicchitti e il presidente uscente Renato Di Napoli.

Il 13 presso la Nuova Fiera di Roma sono in agenda le elezioni della Federazione Rugby. I candidati sono ben 7, ovvero il presidente uscente Alfredo Gavazzi, Marzio Innocenti, Nino Saccà, Giovanni Poggiali, Gianni Amore, Paolo Vaccari ed Elio De Anna. Sempre il giorno 13 assemblee elettive della Federazione Discipline Armi Sportive da Caccia a Chianciano Terme e della Federazione Squash presso il centro federale di Riccione. Domenica 14 elezioni della Federazione Triathlon. L’assemblea elettiva dell’AeroClub sara’ a giugno. Resta il nodo legato all’Unione Italiana Tiro a Segno, attualmente commissariata per mancanza del nuovo Statuto. Nel caso dovesse arrivare l’approvazione dello Statuto da parte del Coni, resta aperta la questione con il Ministero della Difesa e di concerto con l’Economia.

Per quando concerne le discipline associate, il 31 gennaio Leoluca Orlando è il candidato unico alla presidente della Federazione di football americano e il 13 febbraio il mono del tamburello andrà alle urne. Alla giuda della Federazione Arrampicata Sportiva è stato rieletto Davide Battistella. La Pallapugno andrà alle elezioni il 15 marzo.

Il 13 maggio a Milano presso lo storico ‘Tennis Club Bonacossa’ sono in agenda le elezioni del Coni nazionale. In attesa della formale candidatura – hanno già annunciato che si candideranno – i grandi elettori dello sport italiano dovranno scegliere tra il presidente in carica, nonché membro Cio, Giovanni Malagò e Antonella Bellutti, bi-campionessa olimpica nel ciclismo su pista. Alle elezioni nazionali i grandi elettori saranno i 44 presidenti federali, i 9 rappresentanti degli atleti, i 4 rappresentanti dei tecnici, i 6 delegati regionali e provinciali, i 3 delle discipline associate.

Esprimeranno il loro voto anche un dirigente delle associazioni benemerite, il presidente uscente, il membro del Cio (Ivo Ferriani) e i 5 rappresentanti degli enti di promozione. Il totale dei votanti sarà di 74. Tra le novità più significative, quella dell’elezione di 4 membri su 13 che in Giunta nazionale devono essere di genere diverso e di 10 su 28 eletti sempre di genere diverso in Consiglio.

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Fonte: sport agi


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