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AL CINEMA CON NINO MARTOGLIO

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Nel quadro delle celebrazioni organizzate dal Comitato Nazionale riconosciuto dal Ministero e costituitosi per celebrare il centesimo della morte, a partire da 28 ottobre previste a Palazzo della Cultura di Catania quattro proiezioni e una conferenza sulla carriera cinematografica del drammaturgo siciliano

Fonte: Ufficio Stampa

Nel quadro delle celebrazioni per il centesimo della morte di Nino Martoglio (Belpasso 1870 – Catania 1921) organizzate dal Comitato Nazionale – appositamente costituitosi e riconosciuto dal Ministro per i beni e le attività culturali per il turismo – a partire dal 28 ottobre, a cura del critico cinematografico e storico del cinema Franco La Magna, presso il Palazzo della Cultura di Catania, saranno proiettati quattro film tratti dalle opere teatrali del drammaturgo siciliano, precedute da una conferenza dello stesso La Magna, con lettura delle attrici Fiorenza Bargagallo e Marta Limoli.

Il rapporto tra Nino Martoglio e il cinema italiano s’avvia pressoché contestualmente alla nascita della “settima arte”(1895), in particolare dal momento in cui il “belpassese” – che tornato a terra dopo quattro anni d’errabonda vita marina dalle colonne della rivista satirico-politico-letteraria “il D’Artagnan” (da lui fondata nel 1889), a dimostrazione d’un fulminante e fatale interesse – annuncia nel dicembre del 1896 alla cittadinanza etnea l’arrivo a Catania della “strabiliante meraviglia”, il cinematografo, tampinando amorevolmente le proiezioni che si svolgono a Palazzo Comunale e al numero 139 di via Etnea (Palazzo Tezzano).

Subito innamoratosi del cinema, il drammaturgo siciliano diviene collaboratore della romana Cines (1913), la maggiore casa cinematografica italiana del periodo muto, dapprima come soggettista e successivamente in qualità “metteur en scène” dirigendo Il romanzo (1913), tratto da un suo soggetto, interprete la grande diva siciliana Pina Menichelli.

Rientrato momentaneamente a Catania, dove falliscono le trattative di dirigere la costituenda “Etna Film” del catanese Alfredo Alonzo (il c.d. “re dello zolfo”, uno dei maggiori imprenditori europei e mondiali), dopo aver fondato sempre nel capoluogo etneo la “Morgana Films”, con la quale non riesce a girare un solo metro di pellicola, trasferitosi a Roma e rifondata nella capitale la “Morgana”, gira con la propria casa di produzione e in tandem con il socio Roberto Danesi due film, Il capitan Blanco (1914) e il mitico e mitizzato Sperduti nel buio (1914, tratto dal dramma del partenopeo Roberto Bracco (considerato “l’Ibsen di Piedigrotta”), interpretati entrambi da Giovanni Grasso e Virginia Balistrieri, quest’ultimo ritenuto dal grande teorico e critico del cinema siciliano Umberto Barbaro (nato ad Acireale) l’antesignano del neorealismo.

A causa della morte prematura di Danesi, dirigerà da solo un terzo film, Teresa Raquin (sempre del 1914), tratto dal dramma di Emile Zola, interprete Giacinta Pezzana una delle grandi attrici del teatro italiano. Ritiratosi a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, ma altresì deluso e disgustato, dal mondo del cinema vi rientra momentaneamente nel 1917 a seguito dell’accordo tra il produttore milanese conte Alessandro Panzuti e Angelo Musco, che avrebbe dovuto interpretare quattro film per la casa cinematografica “Cinedrama” (un contratto che darà vita ad una lunghissima vertenza giudiziaria, conclusasi soltanto nel 1928) ridottosi soltanto ad uno, San Giovanni decollato (1917) regia di Telemaco Ruggeri tratto dalla commedia omonima.

Morto drammaticamente nel 1921, precipitando nella tromba dell’ascensore dell’allora costruendo ospedale Vittorio Emanuele di Catania (una morte che in molti ritengono sospetta, adombrando il dubbio d’un omicidio) la fortuna cinematografica del “belpassese” proseguirà ancora negli anni trenta e negli anni ‘40 con cinque film tratti dalle sue opere teatrali: L’aria del continente (1935) regia di Gennaro Righelli; Il marchese di Ruvolito (1938) regia di Eduardo De Filippo; San Giovanni decollato (1940) regia di Amleto Palermi; Troppo tardi t’ho conosciuta (1940) regia di Emanuele Caracciolo; Sempre più difficile (1943) regia di Renato Angiolillo.

Questo il programma:

Giovedì 28 ottobre 2021

h. 17, 00 Conferenza: “Nino Martoglio e il cinema”

relatore: Franco La Magna, critico cinematografico e storico del cinema; letture delle attrici Fiorenza Barbagallo e Marta Limoli

h. 17,45: Proiezione del film Troppo tardi t’ho conosciuta (1939) regia di Emanuele Caracciolo

Venerdì 12 novembre 2021

h. 17,00 – Proiezione del film San Giovanni decollato (1940) regia di Amleto Palermi

Venerdì 26 novembre

h.17,00 – Proiezione del film L’aria del continente (1935) regia di Gennaro Righelli

Venerdì 10 dicembre 2021

h. 17,00 – Proiezione del film Sempre più difficile (1942) regia di Renato Angiolillo e Pietro Ballerini

Fonte: Ufficio Stampa