Type to search

ABBIAMO BISOGNO DI “CAVALLI PAZZI”!

Share

Di Enzo Guarnera

Prediligo i ragionamenti pacati e, quando occorre, al contempo decisi.
Le reazioni emotive, pur se giuste, sovente non approfondiscono l’analisi.
Con tale metodo propongo la mia sintetica interpretazione della mancata nomina di Gratteri quale Procuratore Nazionale Antimafia.
Nel nostro Paese, da molti anni, il contrasto serio alle varie mafie non è una priorità delle forze politiche e del governo.
Solo ipocrite commemorazioni quando vi sono anniversari da ricordare.
Il potere, in tutti i suoi molteplici aspetti, plaude solo quei magistrati che indagano, processano e condannano i poveri disgraziati e la manovalanza delle cosche criminali.
La giustizia penale è severamente applicata nei confronti di chi commette reati comuni e determina il cosiddetto “allarme sociale”, amplificato ad arte dai mezzi di comunicazione, che ogni giorno si occupano di cronaca nera.
In tal modo si alimenta la morbosa curiosità del cittadino medio.
Tale meccanismo distoglie l’attenzione dalla diffusa corruttela, dai reati contro la pubblica amministrazione, dal concorso esterno con le associazioni mafiose.
Tutti reati commessi dai cosiddetti “colletti bianchi”.
Aggiungo che spesso questi “colletti bianchi” sono collegati tra loro mediante logge massoniche deviate in grado di condizionare le istituzioni, l’economia, l’amministrazione della giustizia, la politica.
Se ciò è vero, e per me lo è, come poteva il CSM, composto anche da politici, nominare Gratteri alla Procura Nazionale Antimafia?
Gratteri non è governabile né condizionabile. Lui le indagini le svolge in tutte le direzioni, e se vi sono “potenti” che commettono reati peggio per loro.
Gratteri è un magistrato autonomo e indipendente, come vuole la Costituzione.
Un magistrato così è scomodo, molto scomodo, per qualsiasi potere deviato.
Gratteri, e non suoni offensivo, è un “cavallo pazzo”!
Per quanto mi riguarda questo Paese potrà essere cambiato solo se vi sarà, nei vari ambiti, una proliferazione di “cavalli pazzi”.
Io mi vanto di esserlo. Da sempre.