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7 novembre 1987 – In Tunisia un colpo di Stato “silenzioso” depone il presidente Habib Bourguiba a favore di Zine el-Abidine Ben Ali.

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Redazione

Nel 1980 viene inviato a Varsavia come ambasciatore in Polonia, incarico che manterrà per soli tre anni, prima di tornare in patria e diventare ministro degli Interni e, nell’ottobre del 1987, primo ministro, nominato direttamente dal presidente Bourguiba.

A questo punto Ben Ali decide di sferrare il colpo decisivo al padre dell’indipendenza, deponendolo di fatto grazie a quello che successivamente sarebbe stato descritto come un colpo di Stato “medico”.

Bourguiba, ultraottantenne e in un momento in cui la propria politica di fermezza soprattutto nei confronti dei movimenti islamisti era ritenuta pericolosa per la stabilità regionale, viene dichiarato malato e non più in grado di governare il paese.

La successione avviene così, senza spargimenti di sangue e senza sparare un proiettile, semplicemente per mezzo di un certificato medico. Per inciso l’ex presidente Bourguiba sarebbe vissuto ancora per ben 13 anni, fino al 2000.

Ben Ali prende il potere il 7 novembre del 1987, data a cui verranno intitolate piazze e strade pubbliche in tutta la Tunisia e che verrà ricordata sulle banconote emesse dalla zecca di Stato.

A dire il vero, il golpe non fu soltanto “merito” di Ben Ali, ma anche di alcune ingerenze esterne.

In un momento in cui la nuova ondata di sentimenti islamici prendeva piede con vigore nel Nord Africa, soprattutto in Algeria, le minacce di repressione brutale di Bourguiba facevano temere il peggio.