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31 dicembre 1970. I Beatles si sciolgono legalmente

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di Gianni De Iuliis

The Beatles è stato un gruppo musicale britannico, fondato a Liverpool nel 1960 e attivo fino al 1970. Il gruppo era composto da John Lennon (1940–1980), Paul McCartney (1942), George Harrison (1943–2001) e Ringo Starr (1940), quest’ultimo a partire dal 1962, chiamato a sostituire Pete Best (1941); della prima formazione faceva parte anche Stuart Sutcliffe (1940-1962).

The Beatles hanno segnato un’epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. A distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale – e dopo la morte di due dei quattro componenti –contano ancora un enorme seguito e numerosi sono i loro fan club esistenti in ogni parte del mondo.

Nel 1969 i Beatles, ancora all’apice del successo, decisero di sciogliere il gruppo.

Molti fattori influirono e furono determinanti in questa decisione. Prima di tutto lo stress di una vita sempre al centro dell’attenzione dei media. Inoltre in quegli otto anni i ragazzi avevano vissuto assieme quasi ogni giorno, pertanto non si sopportavano più tra di loro. I litigi all’interno del gruppo erano divenuti frequenti. Poi Lennon, McCartney e Harrison nell’ultimo periodo dedicavano attenzione solo all’incisione dei propri pezzi, quindi sentivano che da solisti o con un’altra band il loro lavoro sarebbe stato meglio valorizzato. In particolare George Harrison si mostrò insofferente alla situazione.

Si è sempre data la colpa dello scioglimento dei Beatles a Yoko Ono, ma se questo è vero si tratta solo di uno dei tanti fattori. C’è da dire che da quando lei e John Lennon si erano messi assieme, quest’ultimo aveva in testa solo lei, ossessivamente.

I Beatles erano abituati a lavorare tra di loro senza interferenze esterne, quindi il fatto che nell’ultimo periodo Yoko fosse sempre presente alle sessions, e intervenisse pure commentando, mise a dura prova i nervi di McCartney, Harrison e Starr.

Ufficialmente fu Paul, dichiarando la sua fuoriuscita dal gruppo, a segnarne lo scioglimento. Agli altri tre la cosa non dispiacque, e la interpretarono immediatamente come la fine della band e la loro liberazione.

L’unica reazione fu da parte di John, che sembra dichiarò che anche questa volta McCartney gli avesse “rubato l’idea”, in quanto già da alcuni giorni Lennon aveva detto al collega che intendeva andarsene, ma questi gli consigliò di non informarne la stampa, salvo poi farlo lui.