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28 agosto 1968. Chicago (Illinois): scontri durante la Convention democratica

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di Gianni De Iuliis

I Chicago Seven sono stati un gruppo di attivisti (Abbie Hoffman, Jerry Rubin, David Dellinger, Tom Hayden, Rennie Davis, John Froines e Lee Weiner) accusati dal governo federale degli Stati Uniti di associazione a delinquere, istigazione alla sommossa e altri reati relativi agli scontri tra manifestanti e polizia avvenuti a Chicago durante la Convention del Partito Democratico del 1968. Il gruppo è anche noto come Chicago Eight, visto che per un breve periodo un ottavo uomo, il leader dell’organizzazione rivoluzionaria nota con il nome delle Pantere Nere Bobby Seale, fu accusato e mandato a processo insieme agli altri.

Il processo ai Chicago Seven, durato dal settembre 1969 al febbraio 1970, si trovò al centro di un acceso dibattito nazionale a causa della sua presunta natura di processo farsa motivato dal fatto che gli imputati ricoprissero ruoli di spicco all’interno del movimento controculturale e di opposizione alla guerra del Vietnam più che da una loro reale colpevolezza o complicità. Al termine del processo, cinque imputati vennero riconosciuti colpevoli di istigazione alla sommossa, mentre vennero tutti assolti dall’accusa di associazione a delinquere; inoltre, il giudice condannò tutti gli imputati e il loro avvocato William Kunstler a pene severe per oltraggio alla corte. Tuttavia, tali accuse furono successivamente revocate e, nel 1972, la corte d’appello prosciolse gli imputati da tutte le accuse.