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23 agosto 1926. Muore Rodolfo Valentino

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di Gianni De Iuliis

Il 23 agosto 1926, a soli 31 anni, a New York, a causa di un attacco di peritonite, si spense il celebre attore e ballerino italiano Rodolfo Valentino.
Rodolfo, o Rudolph Valentino, o semplicemente Rudy, pseudonimo di Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi era nato a Castellaneta, in provincia di Taranto, il 6 maggio 1895.
Fu uno dei più grandi divi del cinema muto della sua epoca, noto anche per esser stato il sex symbol di quegli anni, tanto che gli fu dato l’appellativo di Latin Lover. Il suo stile recitativo fu ammirato da altri grandi, tra cui Charlie Chaplin.
Pare che il suo sguardo magnetico incantasse senza possibilità di scampo il pubblico, specialmente quello femminile, che per Valentino stravedeva.
A Valentino furono attribuite anche delle relazioni omosessuali. Si asserisce che i matrimoni lampo con la Acker prima e con la Rambova poi, entrambe vicine al gruppo di donne gay raccolto intorno alla nota attrice Alla Nazimova, siano stati matrimoni di copertura sia per Valentino che per le rispettive mogli.
Ben presto la stampa degli Stati Uniti si accanì contro quella sessualità ambigua di uno straniero che ora rubava i cuori di tutte le donne americane. Accusato di essere un comune dandy effeminato, corruttore dei costumi, nel 1926 fu insultato da un giornalista del Chicago Herald Examiner come «piumino per cipria rosa».
Si spense all’età di trentuno anni al Polyclinic Hospital di New York, dov’era stato ricoverato per un malore dovuto a un’ulcera gastrica. All’epoca si pensava che fosse morto avvelenato dal fosforo versato nella sua coppa di champagne da un rivale o una donna gelosa.
Negli anni a seguire una misteriosa donna, velata di nero, continuò a portare dei fiori sulla sua tomba il giorno dell’anniversario della morte dell’attore. Alcuni