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15 luglio 1997. Gianni Versace ucciso davanti alla sua casa di Miami

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di Gianni De Iuliis

Andrew Phillip Cunanan (National City, 31 agosto 1969 – Miami Beach, 23 luglio 1997) è stato un serial killer statunitense.

Il 12 giugno del 1997 era diventato il fuggitivo numero 449 a essere inserito dall’FBI nella FBI Ten Most Wanted Fugitives, la lista dei ricercati più pericolosi degli Stati Uniti.

Il 15 luglio, con due colpi di pistola, uccide lo stilista Gianni Versace, freddato in pieno giorno davanti alla porta della sua residenza Casa Casuarina. L’omicidio avviene in presenza di alcuni testimoni, uno di questi tenta di rincorrere Cunanan che però riesce a scappare in un parcheggio.

All’arrivo della polizia sulla scena del crimine Cunanan viene immediatamente identificato dai testimoni presenti essendo già ricercato (inoltre la polizia già sapeva della sua presenza in città per via del controllo al banco dei pegni). Cunanan raggiunge il Pick Up di Reese, qui si cambia i vestiti e decide di rubare un’altra auto. Tenta di lasciare la città tramite diverse strade ma incontra solo posti di blocco, si rende conto di essere ormai braccato.

Riesce a introdursi in una casa galleggiante in quel momento disabitata, proprietà di un piccolo truffatore tedesco di nome Torsten Reineck. Per qualche giorno vive nella casa senza mai uscire, nutrendosi di quello che trova nel frigo e nella dispensa dell’abitazione, poi la sua presenza viene notata e segnalata da un custode che, uditi rumori provenire dal natante, avvertì la polizia che mobilita la guardia nazionale, i vigili del fuoco e l’FBI. L’imbarcazione venne circondata; per farlo uscire vennero lanciati fumogeni, senza risultato. Quando fece irruzione, la polizia rinvenne il corpo del criminale sparatosi in bocca un colpo calibro 40.

Al tempo degli omicidi, c’era molta speculazione nei media sulle motivazioni di Cunanan, forse legate a una diagnosi di infezione da HIV, probabilmente passatagli da uno dei suoi amanti; l’autopsia rivelò che Cunanan non era sieropositivo. Le sue motivazioni rimangono un mistero e per l’omicidio di Versace includono l’invidia per il ruolo dello stilista come “icona gay”.