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15 agosto 2013. Lo Smithsonian Institution annuncia la scoperta dell’olinguito,  la prima nuova specie carnivora scoperta in America da 35 anni

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di Gianni De Iuliis

 

Il 15 agosto del 2013 lo Smithsonian Institution annunciò la scoperta del Bassaricyon neblina, chiamato comunemente olinguito, la prima nuova specie carnivora scoperta in America da 35 anni.

L’olinguito, originario delle Ande, è un animaletto lungo 35 centimetri, di circa 900 grammi di peso, con una testa che lo fa assomigliare a un orso di peluche con grandi occhi e un corpo simile a un gattone con il pelo folto bruno-rossiccio. Vive nelle foreste tropicali di Ecuador e Colombia, dove le popolazioni locali lo chiamano neblina, che in spagnolo significa foschia, perché lo si intravvede a fatica nella foschia che avvolge perennemente gli alberi delle foreste di montagna tra i 1.600 e i 3 mila metri d’altezza. E da cui deriva il suo nuovo nome scientifico di Bassaricyon neblina.

L’olinguito, che finora era stata confuso con il suo cugino più grande, l’olingo, mangia un po’ di tutto, anche la frutta, è attivo di notte e si riproduce facendo nascere un solo piccolo per volta. I suoi resti si trovavano al museo di Washington da un secolo, ma solo ora uno studio più accurato ha permesso di classificarlo nel modo giusto, facendolo diventare la prima nuova specie di carnivoro americana da 35 anni a questa parte. Lo studio è durato ben dieci anni, in cui gli scienziati hanno analizzato il 95% dei resti di olingo conservati nei musei di tutto il mondo e quelli negli zoo, controllando il loro Dna. Solo allora si sono convinti – verificando inoltre che i denti e il cranio erano più piccoli, e che la pelliccia era più densa con peli più lunghi – che una parte dei resti doveva appartenere a un’altra specie, che è stata battezzata olinguito