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13 Febbraio …Come Oggi 13 Febbraio1895. I fratelli Lumière brevettano il Cinématographe

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di Franco La Magna

Il Cinema è in realtà un’invenzione collettiva. I due fratelli di Lione, con tutte le innovazioni apportate, sono passati alla storia come gli inventori. Piccolo dizionario delle proiezioni precedenti il fatidico 28 dicembre 1895.

Il 13 febbraio 1895 i fratelli Lumière brevettano il “Cinématographe”, quando ormai tutte le condizioni per la nascita del cinema erano già mature, dalla comprensione della percezione del movimento da parte dell’occhio umano, alla possibilità di proiettare le immagini su una superficie, alle stesse immagini riprese in successione, fino all’impressione delle foto su un supporto flessibile attraverso un meccanismo ad intermittenza come quello della macchina per cucire. A seguito di una visita a Parigi (1889), infatti, l’imprenditore americano Thomas Alva Edison (geniale inventore della lampada ad incandescenza, imprenditore di successo e successivamente fondatore di un trust formato dalle maggiori Case di produzione cinematografiche) aveva avuto la possibilità di esaminare de visu il “Cronofotografo” di Marey a pellicola flessibile. Tornato negli USA e rimessosi subito al lavoro l’ingegnoso inventore riuscì a realizzare – in realtà attraverso il lavoro di William Kennedy Laurie Dickson, un suo assistente, che sulla pellicola tagliata ad una lunghezza di 35 mm. aveva fatto quattro buchi, in modo da consentirne lo scorrimento – uno strumento chiamato “Kinetoscopio” o “Cinetoscopio” (1891), adatto però alla sola visione individuale, fornito di uno spioncino dal quale spiare la pellicola che scorreva su una serie di rulli. ​​​​​​​​

Le proiezioni di quest’ultimo dispositivo furono così organizzate, a partire da gennaio del 1893, al fine dello sfruttamento commerciale (l’apparecchio funzionava inserendo una monetina in una fessura). Il primo locale ad accogliere il “Kinetoscopio”, aperto a New York nell’aprile 1894, precederà di un anno la proiezione italiana avvenuta in Italia, a Torino nel maggio 1895. Per quasi due anni questo congegno continuerà a godere di un apprezzabile successo, finché altri inventori basandosi sul meccanismo di Edison riusciranno a proiettare le immagini su uno schermo gigante.

Ben presto il londinese William Robert Paul, che fabbricava materiali fotografici (dopo aver costruito “Cinetoscopi” ad imitazione dell’invenzione di Edison) inventò un proiettore, il “Kinefotografo”  che invece ne consentiva la visione collettiva, contribuendo in modo determinante alla diffusione del cinema in Inghilterra, ma anche nel resto d’Europa. Pressoché simultaneamente in Germania i fratelli Max ed Emil Skladanowsky (anticipando Edison) organizzarono uno spettacolo a Berlino nel novembre 1895 con il loro “Bioscopio”, un altro proiettore cinematografico. In Italia Filoteo Alberini (1867-1937) brevetta la sua macchina nello stesso periodo dei Lumière, ma non riesce a trovare i capitali per avviarne la produzione commerciale e nel 1899 aprirà una sala stabile a Firenze, quindi a Roma nel 1904 finché l’anno successivo fonderà con il socio Santoni la società Alberini&Santoni che nel 1906 si trasformerà in Cines, società anonima per azioni, destinata a diventare la maggiore casa cinematografica italiana del cinema muto.

Indubbiamente Lumière, nell’organizzazione di proiezioni cinematografiche animate, pubbliche a pagamento, era stato preceduto da Acme Le Roy (Clinton, 22 febbraio 1895), da Latham (New York, 2 maggio 1895), da Armat e Jenkis (Atlanta, settembre 1895), da Le Roy Latham (Boston, Chicago, Norfolk, estate 1895), da Skladanowski (Berlino, novembre 1895), ma nessuna tra le presentazioni di questi apparecchi imperfetti, mediocri tanto per la qualità delle proiezioni quanto per il soggetto del film, aveva avuto grande risonanza. Le rappresentazioni del Gran Café, al contrario, ottennero un successo clamoroso che ebbe subito ripercussioni in tutto il mondo. La data del 28 dicembre segna la fine del periodo degli inventori. La fase delle ricerche di laboratorio è terminata. Comincia il regno del cinema”.

Furono, dunque, i fratelli Lumière in terra di Francia – dopo gli esperimenti di visualizzazione cronofotografica – ad inventare il piccolo e maneggevole  “Cinématographe Lumière, utilizzando la pellicola 35 mm. e il meccanismo ad intermittenza derivato dalla macchina da cucire, riuscendo inoltre ad abbassare la velocità di ripresa a 16 fotogrammi al secondo, invece dei velocissimi quarantasei usati da Edison. Tutte innovazioni che ne fecero il proiettore in assoluto più perfezionato rispetto a tutti gli altri esistenti, determinandone il successo. E furono sempre loro ad organizzare il 28 dicembre 1895 nel Salon Indien du Gran Café sul boulevard des Capucines di Parigi la prima proiezione pubblica a pagamento, alla quale accorse una sparuta pattuglia di parigini, pare fossero soltanto 33.

L’era del Cinema era davvero iniziata e il secolo XX sarebbe diventato il secolo d’oro dell’immagine.

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