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Nasce la ‘Carta di Amalfi’

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Unire le esigenze dei piccoli comuni rinomati in tutto il mondo, scriverle mettendole nero su bianco coinvolgendo il Governo e l’Anci. Tutto nel segno dello sviluppo del turismo. Così nasce la ‘Carta di Amalfi’, dove il primo cittadino del centro della Costiera ha chiamato a raccolta i pari grado di alcune tra le località italiane più rinomate al mondo. “Siamo ‘piccoli’ con il diritto (e la necessità) di crescere”. Ospitalità e residenzialità, fiscalità, mobilità e sicurezza, e spazi pubblici, due giorni di confronto per arrivare al Governo e a Ministero del Turismo con idee chiare e proposte concrete.

“Riconoscere la specificità dei Comuni turistici che oggi vedono tarate le loro dotazioni organiche e gli spazi di manovra su criteri squisitamente demografici è essenziale – ha detto il primo cittadino di Amalfi, Daniele Milano -, il turismo è la fortuna dei nostri territori ed occorre fondarlo su 4 pilastri: allineamento strategico, sostenibilità che coinvolge il territorio, implementazione della qualità dei servizi per garantire la qualità della vita dei residenti, rispettando il patrimonio, la cultura, l’autenticità dei luoghi e sostegno all’operatività economica’.

La Storia di Alfiero

Trenta anni e le idee molto chiare: il mare come sfondo quotidiano del proprio lavoro e la Costiera Amalfitana come panorama da ammirare e far scoprire ai turisti. Vittorio Alfiero, 30 anni, è il capitano di ‘Lady Bianca’, una imbarcazione da charter che tra aprile e novembre ogni anno porta su e giù tra Amalfi, Conca dei Marini, Positano e Capri centinaia di facoltosi turisti: “Ho trovato il mio habitat naturale e non chiedo altro. Sono uno dei ‘servizi aggiuntivi in Costiera, nello non indispensabile ma necessario soprattutto ad un certo tipo di clientela medio-alta. Io, come gli altri che fanno il mio stesso lavoro, siamo dei privilegiati ma abbiamo classe e talento. Il mare non è per tutti, bisogna conoscerlo, saperlo raccontare e al tempo stesso andare verso le richieste del mercato parlando almeno tre lingue. I turisti che si accalcano su spiagge e scogliere con noi trovano una sorta di isola di pace”. Ben pagata. “Chi lascia le mance più laute? Gli americani, hanno questa cultura e a noi non dispiace affatto”.

Fonte: Rainews