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Napoli: nasce comitato per arco ‘700, atteso intervento Comune

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A Natale scorso i residenti di Torre Cervati, a Napoli, hanno coperto la recinzione che avvolge l’arco in tufo, quello che resta di una fortificazione medievale, con cartelli su cui era scritto: “Manfredi e Baretta, vergognatevi!”.
La protesta nei confronti del sindaco e dell’assessore al Patrimonio va avanti da quasi due anni. Ad aprile 2023 i residenti della strada tra via Manzoni e via Michelangelo da Caravaggio, erano riusciti a ottenere, dopo una interrogazione parlamentare ed esposti alla Asl e ai vigili del fuoco, la collocazione di ponteggi per evitare il crollo del manufatto, e una recinzione realizzata dagli operai della Napoli Servizi. Da allora, però, si è fermato tutto e l’area dello storico arco che nel ‘700 dava accesso a una masseria di proprietà del marchese Pietro Patrizi – come ricorda una lapide sulla sua sommità – è diventata una discarica a cielo aperto. Qualcuno vi ha abbandonato perfino un ciclomotore.
L’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta ha annunciato che entro il 17 gennaio comincerà un intervento di pulizia e di messa in sicurezza alla base dell’ arco, con uno stanziamento di 49 mila euro. Una somma, osservano i residenti, sicuramente insufficiente al restauro della struttura e al ripristino completo della viabilità in via Torre Cervati, che adesso è resa difficile dalla presenza dei ponteggi e della recinzione.
Di fronte all’antica porta d’ingresso della proprietà nobiliare c’è l’istituto comprensivo Nevio e le auto sono costrette a spericolate manovre quando gli studenti entrano ed escono. Così, un gruppo di residenti, guidati da Enrico Totaro, ex dirigente del Porto di Napoli, che ha ricostruito in un libro di prossima uscita la storia della fortificazione, si sta organizzando in un comitato. Obiettivo il restauro in tempi certi della struttura, che è di proprietà del Comune di Napoli, come precisato nel 2023 dall’ allora sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. (AGI)