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Morgan Stanley: cauti su Borse europee, consiglia difensivi

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Morgan Stanley consiglia ai clienti di rimanere cauti sulle azioni europee, esortandoli a “non seguire il recente rimbalzo” e concentrarsi invece su aree più difensive del mercato. Secondo gli strateghi della banca, nonostante il rimbalzo, le valutazioni non riflettono pienamente il rischio di una recessione o di un rallentamento significativo della crescita. “Le azioni europee hanno ’percorso’ circa un terzo o la metà della strada verso il prezzamento di una recessione moderata/rallentamento significativo della crescita”, hanno scritto gli strateghi guidati da Marina Zavolock, avvertendo che i mercati sono ben lontani dal prezzare un rallentamento più prolungato. Gli esperti indicano rischi al ribasso del 7% in uno scenario moderatamente negativo e fino al 22% in uno scenario completamente negativo. “In particolare, le nuove previsioni dei nostri economisti corrispondono maggiormente al nostro scenario completamente negativo”, hanno affermato gli strateghi. Morgan Stanley ha condotto un’analisi dettagliata bottom-up su circa 550 aziende, valutando fattori come ciclicità, potere di determinazione dei prezzi ed esposizione alle politiche statunitensi. I risultati mostrano che le tradizionali etichette di ’difensivo’ o ’ciclico’ potrebbero essere obsolete nell’ambiente attuale. Invece, Difesa, Utilities, Software e Telecomunicazioni si distinguono come i settori più resilienti in base ai loro fondamentali. Le aziende tedesche della difesa come Rheinmetall e BAE Systems sono tra le scelte principali di Morgan Stanley. “La Difesa rimane il nostro settore preferito in Europa”, hanno dichiarato gli strateghi. Al contrario, i ciclici come Semiconduttori, Auto e Materiali da costruzione sono considerati i più vulnerabili. Ad aggravare queste preoccupazioni, Morgan Stanley prevede che la stagione degli utili porterà ulteriori delusioni. Delle 150 aziende europee esaminate, gli strateghi prevedono che circa 40 mancheranno gli obiettivi di utili o KPI chiave, con i settori ciclici maggiormente a rischio. (AGI)
RMS/CRE