“Ci sono molti modelli” di gestione dell’immigrazione “che sono stati proposti: è il caso della Gran Bretagna, della Danimarca, dell’Italia. Ritengo che tutti i Paesi europei siano alle prese con l’immigrazione irregolare che pone problemi di destabilizzazione della società e ho sempre pensato che la risposta migliore sia una risposta europea, comune”. E’ la risposta del ministro della Giustizia francese, Gerard Darmanin, interpellato dai giornalisti durante la sua visita a Roma. “Oggi la questione migratoria è una questione che l’insieme dell’Europa deve affrontare. Possiamo ispirarci anche a quello che ha fatto Meloni, penso agli accordi con la Tunisia, che per esempio hanno dimostrato la loro efficacia. Quindi bisogna lavorare in comune”, ha ribadito.
“Meloni – ha ricordato Darmanin – ha sostenuto il Patto asilo e migrazione, che la Francia aveva proposto per prima, che è insieme molto rigido sulle frontiere europee e sul ritorno nei Paesi d’origine e allo stesso tempo ascolta le persone che hanno veramente bisogno di asilo”. Quel patto “è rivoluzionario proprio perché è stato sostenuto sia dal governo socialdemocratico in Spagna che da Meloni in Italia”, ha proseguito. Il ministro a Roma ha incontrato l’omologo Carlo Nordio e ha visitato il carcere di Rebibbia con l’obiettivo di studiare il sistema di carcere duro del 41-bis, che Parigi vorrebbe replicare per i narcotrafficanti. (AGI)