“La sentenza ci dà ragione. La libertà personale è oggetto di riserva di legge assoluta. È sacra. Non si può trattare una persona presente in Italia senza un titolo di soggiorno che non ha commesso reati peggio di un detenuto. Non si può negargli i diritti alla salute, alla integrità psicofisica, alla dignità”. Lo dichiara il presidente dell’associazione Antigone, Patrizio Gonnella, commentando la sentenza odierna della Corte costituzionale sui trattenimenti nei Cpr. “Certo – aggiunge – avremmo preferito una sentenza che smantellasse un sistema che crea dolore illegalmente, ma è un passo comunque importante”. Gonnella ricorda ce l’associazione Antigone aveva presentato un proprio atto di intervento davanti alla Consulta “proprio per evitare che si creasse un sistema di discriminazioni e abusi”. (AGI)
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