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Manovra: Conte, ‘rivolta’ Landini non chiama violenza

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“L’espressione può apparire forte, però fino a quando non evoca nessuna forma di violenza ma di legittima reazione a una situazione in cui abbiamo un governo, e devo essere franco, che ancora l’altro giorno, a Varsavia, ha sottoscritto un piano di finanziamento europeo con gli altri Paesi, gli Eurobond, basato sul debito pubblico comune, per investire sulle armi, sulle guerre, quando invece abbiamo una comunità in sofferenza in tanti comparti, lavoratori sfruttati, sottopagati e precari e non arrivano a fine mese, abbiamo un comparto dell’automotive con tanti cassintegrati che ci sta sparendo da sotto gli occhi, abbiamo venti mesi di calo della produzione industriale, abbiamo fasce della popolazione che non sanno di cosa mangiare e tagli lineari dappertutto, non mi meraviglio. Anzi, c’è una grande sofferenza della comunità nazionale”. Lo ha detto Giuseppe Conte a proposito della ‘rivolta sociale’ evocata dal segretario Cgil, Maurizio Landini. “L’invito a reagire con le forze di opposizione ci sta tutto. Io non auspico mai nessuna forma di violenza”, ha aggiunto il presidente M5s, sempre a Dritto e Rovescio in onda stasera su Rete4. (AGI)