Type to search

M.O.: Pse, scene a Gaza indescrivibili, no azioni disumane

Share

Il Pse condanna il recente annuncio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di una nuova offensiva “intensificata” a Gaza. Questa decisione di espandere le operazioni di terra israeliane e di esacerbare il significativo spostamento della popolazione porterà inevitabilmente a più morti civili e a un’ulteriore distruzione di Gaza, come giustamente avvertito dal Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres.
Come PSE, “ribadiamo la nostra posizione secondo cui un cessate il fuoco immediato, insieme al rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e alla protezione di tutti i civili da entrambe le parti, è l’unico modo per affrontare l’attuale crisi. La decisione del governo Netanyahu di impadronirsi del territorio palestinese con la forza e di impiegare misure repressive per annientare l’intera popolazione di Gaza sta minando ogni possibilità di raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi israeliani.Le azioni militari israeliane a Gaza hanno provocato oltre 52.000 morti palestinesi, principalmente a causa della sistematica privazione dell’assistenza medica, della fame diffusa e dei continui bombardamenti. Allo stesso tempo, la sospensione degli aiuti umanitari aggrava ulteriormente la crisi umanitaria. Chiediamo urgentemente al governo israeliano di rispettare il diritto umanitario internazionale, di ripristinare immediatamente le forniture di aiuti essenziali e di garantire l’accesso illimitato a cibo, acqua e forniture mediche per la popolazione civile di Gaza. Inoltre, siamo preoccupati per il piano israelo-americano di istituire un nuovo meccanismo per la consegna degli aiuti ai palestinesi, che potrebbe potenzialmente compromettere principi umanitari consolidati come l’imparzialità, l’indipendenza e la neutralità”. Commentando questa escalation, il presidente del Pse, Stefan Lofven, ha dichiarato: “Le scene a Gaza sono indescrivibili. L’attacco del 7 ottobre è stato un atto di terrorismo disumano, ma rispondere con azioni disumane non è una risposta accettabile. La storia ricorderà questo momento e noi potremo scegliere da che parte della storia vogliamo stare. Impadronirsi di Gaza con la forza non farà altro che perpetuare lo spargimento di sangue, approfondire le divisioni e mettere in pericolo la vita degli abitanti di Gaza, gli ostaggi e la stabilità geopolitica. In qualità di maggiore forza progressista d’Europa, chiediamo alle istituzioni europee di agire per allentare le tensioni e aprire la strada a una pace praticabile e duratura basata sulla soluzione dei due Stati”.(AGI)
MAL