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Il presidente libanese Joseph Aoun ha promesso questa mattina una punizione severa per gli autori dell’attacco ieri sera a un veicolo della Forza delle Nazioni Unite in LIbano (Unifil). Aoun “ha condannato l’attacco”, si legge in un post sull’account X della presidenza libanese, e “chiarito gli aggressori riceveranno la loro punizione. Le forze di sicurezza non saranno indulgenti con chiunque cerchi di turbare la stabilità e la pace civile”.
Nell’attacco è rimasto ferito il vicecomandante della missione, il generale nepalese Chok Bahadur Dhakal che stava rientrando a casa. Il suo mezzo è stato dato alle fiamme lungo la strada dell’aeroporto, bloccata per due notti consecutive da sostenitori di Hezbollah che protestavano per la decisione di impedire l’atterraggio a due aerei iraniani di atterrare nella capitale libanese.
In una riunione di emergenza convocata dal governo libanese, il ministro dell’Interno, il generale Ahmad Al-Hajjar, ha dato disposizione alle forze dell’ordine di identificare gli aggressori, arrestarli e deferirli alle autorità giudiziarie competenti. (AGI)
