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L’Aquila, dopo 13 anni dal terremoto torna a Collemaggio “La madonna col bambino di Saturnino Gatti”

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‘opera è stata posizionata su una base antisismica donata dal Comune dell’Aquila nella Basilica. Nel video la scopertura della statua e i restauri

Restituita al pubblico la Madonna con bambino attribuita a Saturnino Gatti, restaurata e riposizionata su una base antisismica all’interno della basilica di Santa Maria di Collemaggio (L’Aquila). Conservata dal 2009 nel Museo Nazionale d’Abruzzo che ne ha promosso e curato il restauro, la scultura, tra le più preziose del rinascimento italiano, era stata estratta dalle macerie e trasportata fuori dalla basilica all’indomani del terremoto del 6 aprile, con danni al basamento e alle parti in aggetto.

Il complesso restauro dell’opera, raffigurante la Madonna con il bambino sulle ginocchia, realizzata in terracotta policroma e dorata nel 1506, è stato condotto dal Munda in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, e ha riguardato la rimozione di vernici e ritocchi alterati, nonché la stuccatura di fessure e fenditure. Il Comune dell’Aquila ha finanziato la base antisismica per garantire adeguati livelli di sicurezza e protezione in caso di eventi sismici e consentire la piena valorizzazione dell’opera d’arte attribuita al pittore e scultore cinquecentesco tra i più fecondi e apprezzati del territorio abruzzese.

Le fasi di progettazione della base tecnologica e di riallestimento sono state eseguite sotto la costante guida dei funzionari della Soprintendenza, coordinati dall’architetto Cristina Collettini. “Con questa consegna ufficiale – ha dichiarato ha dichiarato il direttore delegato del Munda Federica Zalabra –  trova compimento l’attività del Museo Nazionale d’Abruzzo, non solo luogo di conservazione e valorizzazione, ma Istituto in grado di accogliere e interpretare le istanze del territorio attraverso una delle sue attività scientifiche, il restauro. Nei prossimi mesi promuoveremo una giornata di studi, aperta a tutti, con la presentazione dei risultati ottenuti. L’opera sacra – ha osservato l’arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi – invita alla preghiera chi la contempla, eleva la sua dimensione verso quella divina. Quella di Saturnino Gatti è un’opera straordinaria: Maria è raffigurata come madre che prega e che ci offre Gesù. Ringrazio chi ha lavorato proficuamente per restituire alla statua la sua bellezza”.

 

Fonte: rainews