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La torre  Eiffel

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Due anni, due mesi e cinque giorni: tanti ne bastarono per la costruzione di quello che sarebbe diventato uno dei monumenti più celebri e copiati al mondo. La Torre Eiffel, la più famosa costruzione di tutta la Francia, fu inaugurata a Parigi il 31 marzo 1889 e aperta ufficialmente il 6 maggio dello stesso anno, per l’avvio dell’Esposizione Universale del 1889 (nel centenario della Rivoluzione Francese).

GRATTACIELO ANTE LITTERAM. La sua costruzione fu una straordinaria impresa ingegneristica. La Torre Eiffel, alta all’epoca 312 metri (oggi ne misura 324, con le antenne televisive) rimase fino al 1930 l’edificio più alto del mondo, superato solo dalla costruzione del Chrysler Building a Manhattan (a sua volta battuto, nel 1931, dall’Empire State Building).

LA MENTE. Il progetto di Gustave Eiffel, ingegnere francese specializzato nella costruzione di ponti metallici, che prima di allora aveva contribuito alla realizzazione dell’ossatura della Statua della Libertà, fu scelto tra altre 100 proposte presentate al governo francese in occasione dei lavori di preparazione per l’Expo.

CRITICHE. La struttura in ferro, due volte più alta della Cupola di San Pietro a Roma, e più imponente della Piramide di Giza, destò non poche perplessità nell’ambiente culturale del tempo.

BRUTTA. In molti la ritenevano esteticamente inferiore rispetto alle altre architetture parigine (alcuni la chiamano ancora oggi “l’asparago di ferro”), e nel 1909 rischiò la demolizione perché contestata dall’élite intellettuale di Parigi: del resto, doveva essere una costruzione transitoria e facilmente smantellabile.

ANTENNA. Fortunatamente, la facilità di trasmissione radio raggiunta dalla sua sommità – insieme all’apprezzamento dei turisti e della maggior parte dei parigini – la salvarono dall’abbattimento. I giornali dell’epoca scrissero:

“La Torre Eiffel sembrava un faro abbandonato sulla terra da una generazione scomparsa, da una generazione di giganti”.

 

SOLIDA. Dal giorno della sua apertura, vi sono salite 250 milioni di persone. Eppure, inizialmente, il pubblico mostrò resistenza a salire, poiché la considerava poco sicura. Nonostante le precarie condizioni di sicurezza durante la fase di costruzione, solo uno dei 300 operai impiegati perse la vita, nel corso dell’installazione degli ascensori. 18.038 pezzi di ferro, e 2,5 milioni di bulloni (sostituiti in seguito da rivetti, ossia giunti meccanici, incandescenti).

L’ascensore della Torre Eiffel, con il suo manovratore, in una stampa del 1899.

STRUTTURA. La base della torre è costituita da quattro pilastri arcuati che vanno unendosi verso l’alto, interrotti da tre piattaforme con altrettanti belvedere per i turisti. I quattro archi semicircolari ai piedi della costruzione servono soltanto da elementi decorativi e non hanno una vera funzione strutturale.

SALITA. I due ascensori trasparenti, che salgono seguendo una traiettoria curva, sono divenuti una delle principali attrazioni turistiche. Furono disattivati quando Adolf Hitler visitò Parigi durante la Seconda Guerra Mondiale.

I parigini dissero che con il conflitto era divenuto impossibile ottenere i pezzi di ricambio, ma poco dopo la partenza del Führer furono rimessi in moto. Ma intanto Hitler aveva rinunciato a salire i 1665 scalini, ed era rimasto a terra.

Fonte: Focus.it