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La Festa del Papà: perché il 19 marzo?

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fonte@ somewhere.it/

La festa del papà è una ricorrenza che si festeggia in alcune parti del mondo, in onore della figura del padre. La celebrazione è legata a San Giuseppe, protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale. Secondo la tradizione il 19 marzo è il giorno della sua morte e per questo motivo, in Italia, si è soliti festeggiare proprio in questa data tutte le figure paterne, rendendo omaggio al Santo.

In altri Paesi la data segue tradizioni locali. Ad esempio, in Germania coincide con il giorno dell’Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua. Una delle tradizioni è quella di formare comitive di uomini che spingono un carretto pieno di alcolici e festeggiano bevendo in compagnia.

Negli USA si festeggia la terza domenica di giugno come in India, Irlanda, Regno Unito e Hong Kong. Fu proclamata festa nazionale nel 1966 dal presidente Johnson. Nulla ha a che vedere con la religione, quanto con il padre di una donna, Sonora Smart Dodd, la quale, ascoltando un sermone in occasione della più famosa Festa della Mamma, ebbe l’idea di ricordare anche in padri, in particolare il suo che, dopo la morte della moglie, crebbe 6 figli da solo.

In Danimarca la data coincide con la giornata della Costituzione, il 5 giugno. In Austria la prima domenica di settembre, mentre in Cina l’8 agosto. In Thailandia invece è correlata con il compleanno del re.

Come qualsiasi festa che si rispetti, anche la Festa del Papà ha un suo dolce tipico, declinato in tante varianti regionali, ma per lo più a base di creme o marmellate, con una base di pasta choux. A Roma li chiamano Bignè di San Giuseppe, fritti o al forno. A Napoli è la famosissima zeppola di San Giuseppe. In Toscana e in Umbria è la frittella di riso, preparata con riso cotto nel latte e aromatizzato con spezie e liquori e poi fritta. In Sicilia troviamo le Sfince di San Giuseppe o le zeppole di riso o le crispelle di riso. Nel Nord Italia, invece, si chiama raviola, un piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella che contiene marmellata, crema o altro ripieno, poi cotto al forno o fritto.

I dolci per questa occasione nascono dal fatto che, secondo la tradizione, dopo la fuga in Egitto, con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera. In Sicilia, essendo San Giuseppe protettore degli orfani o dei meno abbienti è anche tradizione ospitare i poveri per pranzo o cena.