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Istat: protesti 2023 in calo in numero (-11,8%) e valore (-1,2%)

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Nel 2023 i protesti in Italia sono calati per numero e per valore monetario. Lo certifica il report dell’Istat, dal quale emerge che nel periodo di riferimento sono stati 225.024 i protesti iscritti nel Registro informatico dei protesti (-11,8% rispetto al 2022), di cui 200.764 cambiali (89,2%) e 24.260 assegni (10,8%).
Il valore monetario complessivo supera i 239 milioni di euro (-1,2% rispetto all’anno precedente): quasi 157 milioni riguardano le cambiali (65,5%) e circa 82 milioni gli assegni (34,5%).
I soggetti protestati sono stati 61.845 (-12,7%): 43.541 persone (70,4%, con un calo del 13,4%) e 18.304 imprese (29,6%, pari a -11%).
In media, nel 2023, sono 3,6 i protesti per soggetto protestato iscritti nel Registro, dato stabile rispetto al 2022.
Il tasso di cambiale protestate su 1.000 emesse, prosegue l’Istat, è stato del 32,6‰, anche questo dato in calo rispetto al 2022, quando si attestava al 36,4‰.
L’importo medio dei titoli di credito protestati è stato di 1.064 euro, in crescita rispetto ai 949 euro nel 2022.
Il tasso di persone protestate si attestato a 0,7‰, e quelli più elevati si sono registrati per gli uomini (0,9‰ contro 0,5‰ per le donne) e nel Sud (1,0‰). (AGI)
NIV