L’Iraq ha introdotto una stretta in occasione del mese islamico di digiuno, il Ramadan (che parte nel weekend), che vieta di mangiare in pubblico durante il giorno e impone la chiusura di bar e ristoranti che servono alcolici. I divieti valgono anche per i non musulmani, che siano iracheni o stranieri. Quest’ultimi in caso di trasgressione rischiano l’espulsione dal Paese.
La stretta è stata comunicata dal ministro dell’Interno, Abdul Amir al-Shammari, in una nota pubblicata dall’Agenzia stampa irachena. Nel comunicato, il ministro ha chiarito che “è severamente vietato consumare cibo e bevande in pubblico durante il giorno, anche per i non musulmani e gli stranieri residenti in Iraq”. E’ stato inoltre disposto “il divieto assoluto di vendita e consumo di alcolici, con la chiusura di negozi e punti vendita specializzati per tutta la durata del mese sacro”.
Tutti i ristoranti, caffè e locali notturni dovranno rimanere chiusi durante le ore di digiuno, a eccezione di quelli autorizzati ufficialmente dalle autorità competenti, che potranno aprire solo dopo l’iftar (il tramonto) e operare fino all’alba. (AGI)