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I network di collaborazione in Ue, un nuovo strumento di crescita sociale ed economica

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Il terzo pilastro del Programma Quadro della Ricerca Europea Horizon Europe, denominato “Innovative Europe”, nato per supportare e collegare gli innovatori in tutta Europa, si articola in tre programmi che premiano l’audacia e la creatività degli innovatori, e stimolano e rafforzano l’eccellenza scientifica per trasformare le PMI europee in aziende solide, globali e competitive, le cosiddette scale up, perché concorrano a promuovere la crescita economica sostenibile e l’occupazione attraverso innovazioni pioneristiche e “disruptive”, ovvero radicali e dirompenti, e la conseguente creazione di nuovi mercati.

Si tratta dell’European Innovation Council (Consiglio Europeo per l’Innovazione), degli European Innovation Ecosystems (Ecosistemi europei per l’Innovazione) e dell’European Institute of Innovation and Technology del Pillar 3. Per tutti e tre i programmi l’elemento cardine è la collaborazione cross-europea tra più attori dell’innovazione quali aziende, ricerca, pubbliche amministrazioni e cittadini.

Gli Ecosistemi europei per l’Innovazione

Nati per instaurare un legame con gli operatori dell’innovazione a livello locale, nazionale e transnazionale, mettendone insieme e valorizzandone i punti di forza per esaudire visioni, necessità e ambizioni collettive a beneficio della società, secondo la visione del’European Innovation Council gli Ecosistemi europei per l’Innovazione sono caratterizzati da 3 C: Competence, Connectedness, Capital. La Competence è la Competenza che valorizza la conoscenza e attrae i Capital, i Capitali, che vanno solo dove trovano un terreno fertile da questo punto di vista; e la Connectedness è la “Connettività”, ciò che mette insieme capitali e competenze e con essi la capacità di un sistema di creare forti interconnessioni tra attori locali ed europei quali policy makers, sistema universitario, istituti di ricerca e centri di eccellenza, associazioni, industria e cittadini.

Con l’obiettivo europeo di realizzare “un’Europa più sostenibile, più resiliente e più giusta”, gli Ecosistemi europei per l’innovazione rispondono a sfide sociali come quelle della transizione verde e della transizione digitale con la visione ampia delle grandi opportunità che tecnologie avanzate e innovazione possono generare incentivando lo sviluppo.

L’EC su questo ha lanciato un Work programme i cui due prossimi bandi avranno scadenza rispettivamente il 26 aprile 2022.

Gli Ecosistemi per l’Innovazione nel PNRR

Il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, parte del Programma Next Generation Eu, prevede sei missioni di cui la Missione 4, “Istruzione e ricerca”, definisce gli Ecosistemi per l’Innovazione come “Luoghi di contaminazione di didattica avanzata, ricerca, laboratori pubblico-privati e terzo settore per rafforzare le ricadute sociali ed economiche delle attività di ricerca”. Con decreto del Ministero dell’Università e della ricerca 7 ottobre 2021 sono state approvate le Linee Guida che contengono le indicazioni chiave per 4 Misure della Componente “Dalla ricerca all’impresa” della Missione “Istruzione e Ricerca”, che sono: Partenariati estesi con cui finanziare almeno 10 grandi programmi; strutture di ricerca per la creazione di “campioni nazionali di ricerca e sviluppo” su alcune tecnologie abilitanti; un sistema integrato di Infrastrutture di ricerca e Infrastrutture tecnologiche di Innovazione; e gli Ecosistemi per l’Innovazione come leader territoriali di ricerca e sviluppo (investimenti per 1,3 miliardi di euro): ne saranno finanziati fino a 12, senza tematiche predefinite, con un approccio orientato alle grandi sfide e con l’obiettivo di creare e promuovere innovazione per la sostenibilità dei territori.

Il 30 dicembre 2021 è stato pubblicato con avviso pubblico del MUR il bando per gli ecosistemi dell’innovazione territoriali a livello territoriale, regionale o sovraregionale, di cui 5 verranno attivati nel Mezzogiorno. I 12, al massimo, Ecosistemi che verranno finanziati avranno una struttura “Hub & Spoke”, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke, i raggi, quelle di ricerca. La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è il 24 febbraio 2022.

Gli Ecosistemi al Sud

Il 30 dicembre 2021 è stato pubblicato anche, con finanziamento dal Fondo complementare al PNRR di 350 milioni di euro, dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, il bando per gli Ecosistemi dell’innovazione al Sud, a seguito di una prima fase di manifestazione d’interesse per la candidatura di progetti volti a creare ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno, nell’ambito della quale sono state 270 le idee progettuali presentate entro la scadenza prevista del 12 novembre 2021.

Di queste, la Commissione di valutazione ne ha giudicate 171 idonee ad accedere alla seconda fase della procedura negoziale. In questo caso, gli investimenti sugli Ecosistemi, che possono variare tra i 10 milioni e i 90 milioni di euro, privilegiano la riqualificazione e rifunzionalizzazione dei siti nei quali verranno realizzati insieme al valore innovativo delle attività di ricerca e sperimentazione che verranno sviluppate da impresa, università e amministrazioni locali. Un modo per valorizzare il Sud e le risorse che possiede, contribuendo alla sua crescita: di cui c’è voglia e competenza, come testimoniato dall’alto numero di proposte inviate.

Source: agi


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